Attualità
PUNTI LUCE di Chiara Sani. Il diritto di contare (Hidden Figures)
Il titolo di questo film americano gioca sul doppio significato: figure nascoste/cifre nascoste. E’ la storia vera di tre donne semisconosciute che hanno cambiato la storia delle scoperte nello Spazio, del mondo dei computer e dell’utilizzo dei ‘numeri’ per la matematica intesa come evoluzione tecnologica.
Erano tre giovani afroamericane che lavoravano come matematiche per la NASA quando questa struttura era stata da poco costituita e non potevano usufruire di calcolatori elettronici.
I ‘calcolatori’ della Nasa erano proprio queste donne, cervelli sublimi, selezionatissime, il cui scopo era quello di effettuare lunghissimi calcoli che permettevano di impostare i LANCI NELLO SPAZIO e i rientri sulla terra dei missili. Naturalmente tutti i meriti andavano sempre agli uomini a capo dei progetti.
Erano gli anni ’60 e, anche se potrebbe sembrarci assurdo, tutte queste donne afroamericane erano raccolte in un unico stanzone, davanti al quale era affissa l’etichetta ‘COLORED COMPUTERS’: calcolatrici di colore!
COLORED COMPUTERS…
Ma ci rendiamo conto di quello che hanno dovuto ‘ingoiare’ queste incredibili professioniste, matematiche di talento e reclutate per far sì che gli astronauti venissero spediti nello Spazio in sicurezza?
Questo film è uno dei miei preferiti di sempre, ma ora ve lo segnalo con passione perché i tempi difficili che l’America sta vivendo in questi giorni, dopo la brutale uccisione di George Floyd, sottolineano una volta per tutte che queste discriminazioni razziali sono inaccettabili e bisogna rifiutarle categoricamente.
‘Il Diritto di Contare’ è una storia vera, un film motivazionale, un ‘gioiello’ di regia e di interpretazione grazie ad un cast stellare e gode di una colonna sonora splendida… vi garantisco uno spettacolo entusiasmante, una storia appassionante in cui, come in un vero e proprio viaggio dell’eroe, i protagonisti vivono esperienze complicate ma riescono a superarle vincendo le proprie battaglie … nel loro piccolo (grande!) microcosmo …
Il film racconta meravigliosamente la resistenza che fecero queste tre donne per riuscire a svolgere dignitosamente il loro lavoro, in un ambiente nel quale le vessazioni e la paura erano all’ordine del giorno.
Dorothy (interpretata dal premio Oscar Octavia Spencer) era la responsabile del gruppo delle ‘calcolatrici umane- afroamericane’. Studiando incessantemente, riuscì a ri-programmare i computer sfruttando il loro potenziale. Lo insegnò a tutte le sue collaboratrici, creando inevitabilmente e una nuova forza lavoro all’interno della Nasa.
Mary (interpretata dalla cantante/attrice Janelle Monae) si appellò al Tribunale per ottenere di frequentare i corsi che le avrebbero permesso di diventare ingegnere aerospaziale e che erano un lusso esclusivamente riservato ai bianchi.
Ma il personaggio della Johnson (Taraji P. Henson) è quello che fa la differenza in questo film!
A lei venne chiesto di lasciare lo ‘stanzone delle calcolatrici di colore’ per entrare nel segretissimo staff che si stava preparando a mandare il primo americano nello spazio… destinazione LUNA.
La Johnson doveva controllare e ricontrollare le cifre, anche se le pagine dei progetti che le consegnavano erano incomplete, piene di cancellature per ‘censure’ ufficiali che le impedivano di accedere ai dati sensibili, in quanto era materiale di un livello di sicurezza che a lei (donna di colore) non era concesso.
Nel film un episodio che lascia davvero basiti è quello relativo ai BAGNI RISERVATI ALLE DONNE DI COLORE! Negli anni ’60 i bagni dei bianchi erano separati dai bagni dei ‘neri’.
La Johnson quando lavorava alla Nasa, se doveva andare in bagno era costretta a farsi a piedi più di un KM all’aperto (con sole o pioggia) per raggiungere un altro edificio.
La silenziosa battaglia vinta da queste tre straordinarie donne per veder loro riconosciuti i loro meriti è il cuore di un film davvero speciale, un PUNTO LUCE di quelli che non nascono tutti gli anni nel panorama cinematografico e che si avvale anche di una splendida presenza, quella di KEVIN COSTNER nel ruolo del Direttore della Nasa.
Il film ottenne tre nominations agli Oscar 2017 (Miglior Film, Miglior Attrice non protagonista per Octavia Spencer e Miglior Sceneggiatura non originale).
Ecco un film che parla di EROI, quelli veri senza mantello e mascherina, che si fanno ‘un mazzo incredibile’ per tutta un’intera vita inseguendo i loro ideali, proteggendo la loro dignità, coltivando le loro passioni e talenti… e alla fine vincono!
Questi sono i PUNTI LUCE che hanno spianato la strada per l’evoluzione di tutti!