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Valentina Nappi si ritira dal porno: le cause della scelta. Pesa la decisione di Visa e Mastercard

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Valentina Nappi

Valentina Nappi ha chiuso il 2020 con un annuncio che ha stupito i fan: l’attrice hard ha deciso di ritirarsi dalle scene dopo la decisione di Visa e Mastercard di bloccare i pagamenti su Pornhub.

Lo scandalo nasce da un articolo pubblicato dal New York Times, a firma di Nicholas Kristof, in cui veniva denunciata la presenza di video con minorenni, donne non consenzienti o di revenge porn.

In seguito al possibile danno d’immagine, Pornhub ha rimosso tutti i video non caricati da parte di account verificati, ma nonostante ciò Visa e Mastercard hanno deciso di bloccare i pagamenti tramite carta di credito di abbonamenti o contenuti a pagamento.

Così Valentina Nappi, come tanti altri produttori di contenuti per adulti, ora rischia il posto di lavoro: l’attrice hard italiana, che nello scorso settembre aveva sposato Giovanni Lagnese, fondatore di Gourmet Concerto, ha deciso di dire addio al porno.

“MI RITIRO”

Valentina Nappi è anche un brano di La Municipàl del 2016 che parla di amore fraterno, di quello che lega due persone a prescindere dal corso degli eventi e dai giudizi della gente.

Descrive la nostalgia di un’infanzia felice e spensierata, quando tutto era semplice, contrapposta ad un presente corrotto dallo scorrere del tempo, dove le parole non dette e l’incomunicabilità sembrano costruire un muro tra gli anni migliori e il presente.

Nasce così il desiderio di costruire una macchina del tempo, che rimetta a posto ogni pezzetto di quel puzzle che ha preso una forma inaspettata, trasformando quella bambina che giocava nel cortile in una diva del porno mondiale.

VALENTINA NAPPI 

TESTO

Se si potesse fare lo farei
Rimuoverei le rose dalle spine
Ti porterei di corsa sulla luna
Viaggiando sulle scie degli aeroplani

Coi tuoi capelli ridisegnerei
La macchina del tempo di Einstein-Rosen
Per ritornare indietro ai giorni del cortile
Perché ora mi fai un po’ paura

Ma se non riesco più a parlare
Non vuol dire che non ho più niente più da dire
È solo che mi sento così solo e stanco dall’ultima luna
Da quando ti ho lasciato che eri ancora una bambina

E se non riesco più a guardarti
Non vuol dire che sei diventata la puttana
La puttana della scuola
Ti voglio ancora bene Valentina
Ti voglio ancora bene sorellina
Sorellina

E se un giorno poi capiterà
(E se un giorno poi capiterà)
Di rimescolare un po’ le nostre vite
(Di rimescolare un po’ le nostre vite)
Tu smetterai di rotolarti fra le spighe
(Tu smetterai di rotolarti fra le spighe)
E io di dare il culo agli americani

II PARTE

Ma se non riesco più a parlare
Non vuol dire che non ho più niente più da dire
È solo che mi sento così solo e stanco dall’ultima luna
Da quando ti ho lasciato che eri ancora una bambina

E se non riesco più a guardarti
Non vuol dire che sei diventata la puttana
La puttana della scuola
Ti voglio ancora bene Valentina
Ti voglio ancora bene sorellina

Fuori c’è il sole e non me ne frega niente
Io non ho mai smesso di lavare i mostri e le coperte
C’è un buco nero che vuole la mia pelle
Io non ho mai smesso di amarti come nostro padre

E se poi penso a quello che ci tocca
Tu a prenderla nel culo ed io a prenderlo in bocca
Non ho più paura di restare solo
A prenderti per mano se mi resti vicino

Non me ne frega niente
Del mondo che ci inghiotte
Non me ne frega niente
Non me ne frega niente

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Foto: Kathy Hutchins / Shutterstock.com

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