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Vacanze, baby sitter, monopattini e partite Iva: ecco tutti i bonus promessi dal governo nel decreto Rilancio

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Passerà alla storia come il “decreto dei bonus” il Decreto Rilancio licenziato ieri sera dal governo. Un piano di rilancio economico composto da oltre 250 articoli per una manovra economica da 55 miliardi di euro che prevede, fra le varie misure economiche messe in campo dal premier Conte e dalla sua squadra di ministri, una miriade di bonus, fra sconti e agevolazioni: da quelli per la mobilità (bici e monopattini in primis) al ‘voucher vacanze’ da 300/500 euro, dal bonus babysitter (che si potrà usare anche per pagare i centri estivi) al reddito di emergenza, fino al bonus per il risparmio energetico.

Vediamo uno per uno tutti i bonus previsti nel nuovo Dl Rilancio.

Bonus Baby Sitter

Funzionerà come il precedente bonus previsto dal decreto Cura Italia, ma con due importanti novità: avrà il doppio del valore (1200 euro invece di 600) e potrà essere utilizzato anche per usufruire dei centri estivi. Il bonus baby sitter è rivolto ai genitori con bambini fino a 12 anni che potranno richiedere 1200 euro per pagare una “tata” che si occupi dei figli nell’orario di lavoro. Bonus raddoppiato anche per chi lavora nella sanità o nelle forze dell’ordine, che riceverà 2000 euro anziché 1000. I genitori di figli di età non superiore ai 12 anni potranno anche usufruire di un congedo parentale pagato al 50% per un periodo pari fino a 30 giorni, consecutivi o frazionati.

Reddito di emergenza

Si tratta di un contributo tra i 400 e gli 800 euro destinato alle famiglie più bisognose, con bonus a salire per quelle numerose. Quattro i requisiti necessari per ottenerlo: residenza in Italia, reddito familiare (ad aprile 2020) inferiore al totale del reddito di emergenza che spetterebbe, Isee sotto ai 15 mila euro, patrimonio mobiliare familiare inferiore ai 10.000 euro. Un tetto, quest’ultimo, aumentato di 5 mila euro per ogni componente del nucleo familiare oltre al primo, fino a un massimo di 20 mila euro. Il Reddito di emergenza sarà cumulabile anche al reddito di cittadinanza, fino a un massimo di 600 euro di valore.

Bonus vacanze

Si tratta di un tax credit dal valore massimo di 500 euro per le famiglie che decideranno di trascorrere le proprie vacanze estive in Italia. Il bonus vacanze sarà cedibile anche direttamente alle strutture ricettive in forma di credito d’imposta per l’80% del suo valore. Funzionerà in pratica come uno sconto sul prezzo del pernottamento. Il 20% restante del valore potrà essere presentato come detrazione nella dichiarazione dei redditi 2020. Il bonus vacanze avrà un valore di 500 euro per le famiglie con figli, di 300 euro per le coppie senza figli e di 150 euro per i single. Lo potranno ottenere soltanto i nuclei familiari con reddito Isee non superiore ai 35 mila euro e sarà utilizzabile tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020.

Bonus bici e monopattini

Annunciato da tempo, il cosiddetto il bonus bici ha rischiato di saltare. Ma nella serata di ieri è arrivata la conferma: nel testo definitivo del Decreto Rilancio è previsto. Si tratta di un buono dal valore massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici e altri mezzi eco friendly, dal 4 maggio. Il bonus coprirà il 60% del valore speso per l’acquisto solo per i residenti in città con almeno 40mila abitanti.

Bonus 600 euro per partite Iva e autonomi

Confermato il bonus autonomi e partite Iva da 600 euro per il mese di aprile ( enon più 800 come inizialmente annunciato dal governo), la stessa cifra già versata a chi ne aveva diritto per il mese di marzo. A maggio il bonus salirà a 1000 euro, ma solo per quei lavoratori “che abbiano subito una comprovata riduzione di almeno il 33 per cento del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019”. Il decreto prevede che l’aumento spetti ai “liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie”. Potranno beneficiare dei 1.000 euro nel mese di maggio anche i “lavoratori titolari di rapporti di co.co.co. iscritti alla gestione separata INPS non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, aventi specifici requisiti”.

Il bonus da 600 euro spetta per il mese di aprile anche ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo dell’indennità e anche per i lavoratori autonomi dello spettacolo.

Ecobonus al 110 per cento: la ristrutturazione gratis

Il nuovo incentivo potenziato per i lavori di risparmio energetico è un ecobonus che dà diritto a un credito d’imposta del 110%. In pratica, su certi interventi, si potrà avere una ristrutturazione gratis. Il credito d’imposta potrà anche essere ceduto direttamente all’impresa che esegue i lavori, funzionando come sconto totale sul prezzo finale. Oppure lo si potrà usare come detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi ottenendo in dieci anni una riduzione delle imposte superiore alla cifra spesa.

Bonus bollette e affitto

Il nuovo decreto mette in campo anche un bonus sulle bollette dell’energia elettrica che prevede l’azzeramento delle quote fisse e un bonus affitto, vale a dire un credito di imposta fino al 60% per coprire parte dei costi dell’affitto di uffici, negozi e locali.

Rimborso abbonamento di treno, bus, metropolitana

pendolari che durante il periodo del lockdown non hanno potuto usufruire del loro abbonamento di treno, bus, metropolitana e ogni altro mezzo di trasporto pubblico, potranno chiederne il rimborso. Basterà inviare al gestore del servizio un’autocertificazione e una copia dell’abbonamento. Non sarà però un rimborso in denaro. Ci sono due opzioni tra le quali scegliere: un voucher di pari importo, da utilizzare entro un anno dall’emissione, oppure il prolungamento della durata dell’abbonamento per un periodo pari a quello non fruito.

Contributi a fondo perduto per le imprese

Il Decreto rilancio introduce inoltre dei contributi a fondo perduto per le imprese sotto ai 5 milioni di euro di fatturato. Saranno importi tra i 1000 e i 62 mila euro che potranno essere richiesti da chi ha subito danni per almeno il 33% nel mese di aprile 2020.

I contributi a fondo perduto saranno così versati alle imprese:

  • il 25% delle perdite registrate ad aprile 2020 per chi fattura fino a 100 mila euro
  • il 20% delle perdite per chi ha fatturati fra 100 e 400 mila euro
  • il 15% per imprese con volume d’affari fra 400 mila e 5 milioni di euro

 

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Crediti foto: LaPresse