Interni/Politica
Minsk: le proteste dilagano nelle periferie
Continuano le proteste in Bielorussia dopo quattro giorni dalle elezioni. Gli scontri, che fino a lunedì si sono concentrati nel centro della capitale Minsk, da ieri si sono allargati a tutte le periferie, dove i rivoltosi hanno innalzato barricate è lanciato sassi e petardi contro le forza dell’ordine, dotate di granate lacrimogene e proiettili di gomma.
Gli sforzi per disperdere la folla sono stati inutili, e l’allargamento della protesta alle periferie ha aggravato la situazione in città.
L’opinione pubblica teme i brogli
I cittadini si lamentano della vittoria del presidente uscente Aleksandr Lukashenko, che ha sbaragliato gli avversari con l’80% dei voti, una percentuale che fa storcere il naso all’opposizione che parla di brogli e intimidazioni da parte dell’autorità.
Giornalisti coinvolti negli scontri
Secondo la Bbc gli scontri sono ripartiti ieri sera, dopo che i manifestanti si sono radunati nella capitale vicino alla stazione della metropolitana Kammenaya Gorka. La Bbc ha anche annunciato che gli agenti hanno aggredito un gruppo di loro reporter, per scongiurare il loro lavoro.
Il ministero dell’Interno bielorusso ha contato le rivolte in 25 centri abitati differenti e che gli arresti si assestano, nei primi tre giorni di scontri, a quota mille.
Le scelte europee
Intanto, l’Alto Rappresentante della Politica Ue, Josep Borrell, ha convocato un consiglio Esteri per discutere della situazione nel mediterraneo orientale e in Libano, oltre che delle elezioni bielorusse.
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Crediti Immagine Lapresse.com