Interni/Politica
Folla LGBT a Milano contro il governo. Elly Schlein “schiaffeggia” Giorgia Meloni: «Deve smettere di discriminare le figlie e i figli delle meravigliose famiglie arcobaleno»
«La società più sicura è la società più inclusiva»: parole chiave della leader vincente dell’opposizione Elly Schlein, che annuncia un’importante proposta di legge LGBT. Tra i manifestanti presenti anche l’ex di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale: «Salvini e i partiti sovranisti? Omofobi»
Un pomeriggio vivo e di resistenza, con i colori brillanti dell’arcobaleno, quello di sabato 18 marzo a Milano. In 10.000, tutti in Piazza della Scala, per manifestare contro Giorgia Meloni e il suo governo per lo stop, grondante d’odio e cattiveria, alle registrazioni delle famiglie omogenitoriali.
Tra i presenti ovviamente Elly Schlein, nuova segretaria del PD e donna vincente dell’opposizione da contrappore alla Meloni, che è stata accolta dalla piazza come una Wonder Woman dei diritti sociali e civili, da lei definiti “inscindibili”.
Taglienti parole le sue, che con veemenza e senza riserve hanno condannato la matrice omofoba del governo della leader di Alleanza Nazionale: «Meloni deve smettere di discriminare le figlie e i figli di queste meravigliose famiglie che insieme a tante altre oggi hanno popolato questa piazza per chiedere di essere in Europa, di essere nel futuro. Stiamo parlando di diritti calpestati, quando sono già riconosciuti dalla nostra Costituzione, stiamo parlando di bambine e bambini che crescono nelle nostre comunità, che vanno nelle nostre scuole, non è più tollerabile, queste famiglie sono stanche di essere discriminate. Come Partito Democratico – ha proseguito la Schlein – siamo qui accanto a loro non solo con i nostri corpi, ma anche con un’importante proposta di legge a cui si è lavorato, insieme ad Alessandro Zan e alle associazioni Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford, e vogliamo portarla avanti. Sappiamo che sarà difficile con questa maggioranza, ma non perdiamo la speranza di poterli convincere che la società più sicura è la società più inclusiva, quella che non discrimina nessuno. Si stanno scagliando in modo ideologico contro un regolamento europeo che dice una cosa banale e cioè che se sei riconosciuto figlia o figlio in un Paese europeo, devi esserlo anche in un altro. Ci sono fake news, questo regolamento non incide sul diritto di famiglia che resta di competenza nazionale, ma è un regolamento che vuole evitare la discriminazione transfrontaliera, come già hanno stabilito le corti europee».
Un intervento chiaro e deciso, quello della Schlein, che alla folla oceanica, composta da persone di tutte le età riunitisi in un clima di rabbia e solidarietà, ha dispensato entusiasmo, calore e speranza.
Alla manifestazione, ideata dai giovani del Partito Democratico e poi organizzata nel capoluogo lombardo da Cig Arcigay Milano, Famiglie Arcobaleno e i Sentinelli di Milano, hanno preso parte anche altri leader politici di livello nazionale, come Simona Malpezzi, Susanna Camusso e Alessandro Zan per il Partito Democratico, Chiara Appendino e Alessandra Majorino per il Movimento Cinque Stelle, Riccardo Magi di +Europa e Marilena Grassadonia di Sinistra Italiana. E a sorpresa sul palco, coordinato da Vladimir Luxuria, è intervenuto il Sindaco di Milano Beppe Sala, uno dei pochi che, in mancanza di una legge nazionale invocata persino dalla Corte Costituzionale, ha negli ultimi anni aperto alle registrazioni in Comune delle famiglie non tradizionali.
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Presente in piazza, a fianco delle Famiglie Arcobaleno, anche Francesca Pascale, ex fidanzata di Silvio Berlusconi unita civilmente con Paola Turci, che ha confermato la propria simpatia politica per Elly Schlein. Se in una delle ultime puntate di Otto e Mezzo si era dichiarata pronta a votare PD, ora ha definito Matteo Salvini e i partiti sovranisti “omofobi”: “Io votare a destra? Come se un capretto votasse per la Pasqua”. Per lei «i diritti civili sono i diritti di tutti, anche di Giorgia Meloni e di sua figlia». Come darle torto?
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Crediti Foto: SHUTTERSTOCK