Attualità
Nuovi focolai in Spagna. Regno Unito, Francia e Germania scoraggiano i viaggi
I nuovi focolai di Coronavirus spaventano l’Europa. Dopo un incremento dei casi in Spagna – in particolare Catalogna e Aragona – la Francia, il Regno Unito e adesso anche la Germania hanno scoraggiato i viaggi in alcune zone della Spagna, arrecando danni irreparabili a tutto il comparto turistico, già di per sé in sofferenza.
Per quantificare approssimativamente i danni dovuti alla mancanza di turisti internazionali, basti pensare che lo scorso anno i britannici che si sono recati in Spagna sono stati 18 milioni. Adesso proprio il Regno Unito ha scelto la linea più rigida, avvisando i cittadini di recarsi in Spagna solo per necessità, lavoro o salute. Al rientro tutti dovranno comunque osservare un periodo di auto-isolamento di due settimane.
Negli ultimi giorni i nuovi casi positivi nella regione di Barcellona sono stati più di 1.000, portando a circa 280 mila i contagi in totale nel Paese. Molti britannici avevano rinunciato alle loro vacanze in Spagna anche prima della decisione del premier Boris Johnson. Il premier spagnolo Pedro Sànchez non discute le scelte del governo britannico e degli altri Paesi Ue, ma ricorda che ci sono zone della Spagna dove è possibile soggiornare in tutta sicurezza.
D’altronde in Regno Unito il numero dei contagi è molto alto e supera quello della Spagna. E anche la Germania ha registrato un aumento dei casi, con 684 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Proprio ieri il direttore del Robert Koch Institute, l’istituto incaricato da Berlino di monitorare la situazione, ha sottolineato come i tedeschi siano diventati progressivamente negligenti.
I tre Paesi Ue non sono però i soli ad introdurre restrizioni ai viaggi da e per la Spagna. Lo hanno fatto anche Norvegia e Belgio. La mancanza di turismo internazionale rappresenta un problema per i Paesi del Sud Europa che basano la loro economia proprio sul turismo estivo. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 15,3% e oltre un milione di posti di lavoro è andato perduto. Il governo spagnolo non si dice allarmato ed esclude che si possa parlare di seconda ondata.
Dopo Barcellona, anche a Madrid sono state adottate misure di prevenzione. Secondo il governo la ragione dell’esplosione di nuovi focolai va ricercata nella vita notturna. Per questo, bar e locali chiudono all’una e trenta, mentre l’utilizzo delle mascherine è previsto in ogni occasione. Restano fuori da questo nuovo aumento dei contagi le isole Baleari e le Canarie. Zone molto frequentate dai turisti, su cui punta il governo spagnolo.
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Crediti foto: LaPresse