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Nipote di Bin Laden sostiene Trump: “Senza di lui non si può escludere nuovo 11/9”
La nipote di Osama Bin Laden, il terrorista dietro agli attacchi dell’11 settembre 2001, supporta Trump. Si chiama Noor Bin Ladin, ha 33 anni, vive in Svizzera, ma si considera americana nel cuore. La sua prima intervista sta facendo molto discutere. Quello che la ragazza sostiene è che se il democratico Biden venisse eletto presidente, non è escluso che possa verificarsi un nuovo 11/9. Il motivo? Perché nessun altro protegge l’America come fa il presidente Trump.
Indossando l’iconico cappellino con su scritto “Make America Great Again”, al tabloid americano New York Post ha detto di appoggiare il presidente Trump perché ha mostrato come proteggere gli Stati Uniti dalla minaccia dell’Isis, anticipando le mosse dei terroristi e annientandoli alla radice. Noor è una sostenitrice di Donald Trump da quando annunciò la sua candidatura nel 2015. “Lo seguo da lontano e ammiro la sua determinazione – spiega la ragazza – e deve essere rieletto”.
È la figlia di un fratellastro del terrorista, Yeslam Bin Ladin e della scrittrice svizzera Carmen Dufour. Il padre non ha avuto un vero ruolo nella sua vita e l’essere cresciuta in Europa l’ha portata ad apprezzarne la libertà e i diritti civili. Il cognome è passato da Bin Laden a Bin Ladin, proprio per ripudiare lo zio. Nel 2001 aveva 14 anni e quando apprese dell’attacco ne fu devastata. “Ero andata negli Stati Uniti un sacco di volte, consideravo l’America la mia seconda casa, non è vero che è un Paese razzista” racconta la ragazza.
Quello che sostiene Noor è che il terrorismo e l’Isis sono cresciuti sotto l’amministrazione democratica di Obama e del suo vice Joe Biden, attuale candidato democratico alla Casa Bianca. Dichiarazioni che non passano inosservato. È preoccupante – continua – vedere come negli Stati Uniti la sinistra si sia allineata a persone che condividono il radicalismo islamico”. Al contrario, il presidente Trump è vitale “non solo per il futuro dell’America, ma per tutta la civiltà occidentale” sottolinea Noor che tornerà presto negli Stati Uniti, e a New York, a rendere omaggio alle vittime dell’11 settembre al memoriale sorto al posto delle Torri Gemelle.
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Crediti foto: LaPresse