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Musica, la Afrodance perde un altro storico esponente: addio a Tony Allen, il batterista di Fela Kuti

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Un altro addio eccellente per la musica Afrodance e Afrobeat: è scomparso ieri a Parigi all’età di 79 anni il batterista Tony Oladipo Allen, originario della Nigeria (era nato a Lagos nel 1940) ed ha legato gran parte della carriera a Fela Kuti, Olufela Olusegun Oludotun Ransome-Kuti e anche noto con lo pseudonimo The Black Presiden, inventore dell’Afrobeat e noto per il suo impegna nella difesa dei diritti umani.

Tony Allen e Fela Kuti hanno fatto parte del gruppo “aperto” Africa 70, la Repubblica di Kalakuta (che, etimologicamente, voleva richiamare la lettura africana della città di Calcutta in India), che era una comune, uno studio di registrazione e una casa per tutti coloro che collaboravano. Una esperienza che si sarebbe conclusa nel 1989.

“Senza Tony non sarebbe mai nata l’Afrobeat” ha dichiarato Fela Kuti in ricordo del musicista e amico di una vita, che solo due giorni fa aveva partecipato ad una listening session di Rejoice, l’album pubblicato dall’artista poco più di un mese fa. Una morte improvvisa, dunque, per il batterista ormai francese acquisito che, nella seconda parte della carriera, aveva avviato tantissime collaborazioni, tra cui King Sunny Adé, Ray Lema, Manu Dibango.

Nel 2002 apparve nella compilation Red Hot and Riot stilata dalla Red Hot Organization. Nel 2004 suonò per Sébastien Tellier nel suo album Politics. Nel 2006, insieme a Damon Albarn, Paul Simonon e Simon Tong, realizzò l’album The Good, the Bad & the Queen. Nel 2007 collaborò con Charlotte Gainsbourg (in due tracce dell’album 5:55) e con gli Air (in Once Upon a Time).

 

 

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Crediti Foto: Facebook