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Tommaso Zorzi grottesco: la sua risposta agli attacchi della comunità LGBT+ è un autogol e conferma i suoi limiti
La puntata di ieri sera del Maurizio Costanzo show è stata abbastanza grottesca per via della presenza di Tommaso Zorzi e dell’On. Giorgia Meloni nello stesso palco con atteggiamenti amichevoli.
Stessi atteggiamenti amichevoli che hanno portato l’influencer ed opinionista de L’Isola dei Famosi 15 a stare zitto e muto nel momento in cui l’On Meloni confermava la sua contrarietà in merito alla Legge Zan contro l’omobitransfobia.
In merito a Giorgia Meloni possiamo dire di essere “delusi, ma non sopresi”. Soprattutto dopo aver espresso solidarietà a Jean Pierre Moreno, l’attività LGBT+ vittima di un’aggressione omofoba. Un’aggressione che ha scioccato la leader di Fratelli d’Italia. Incredibile come si possa essere schifati da un episodio e mostrare solidarietà alla vittima, ma allo stesso tempo non approvare una legge che tutela la comunità LGBT+ da questi attacchi.
Ancora più deludente è stato Tommaso, che tra una risatina e i complimenti per la hit “Io Sono Giorgia”, è stato muto e impassibile. Neanche una minima obiezione. Lui stesso dichiarava durante la casa di essere contrario a personaggi gay televisivi che sono sempre stati zitti in merito alle tematiche LGBT+. Ora, a quanto pare, avrà cambiato idea, avrà deciso di cambiare idea e atteggiamento per la televisione.
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ZORZI: “VI LAMENTATE CHE NON SI FA IL POLLAIO”
Ovviamente la comunità LGBT+ non ha perso tempo e si è fatta sentire subito, accusando Tommaso di aver abbandonato il suo pubblico a favore della tv e della fama. Alle critiche, Zorzi ha risposto attraverso delle storie di Instagram:
“Una parte di gente si aspettava che io ieri al Costanzo facessi il pollaio riguardo la Legge Zan…
Mi fa morire ogni volta voi diciate che la televisione è troppo trash e poi vi lamentate che non si fa il pollaio”.
Tra le altre dichiarazioni, ha specificato di non aver voluto litigare per via del forte rispetto che ha per il Maurizio Costanzo Show e ha sottolineato il record di share del programma, che ha raggiunto il 14%. Come se questo potesse giustificare il suo silenzio.
Peccato che ciò che chiede la comunità gay non sia una litigata trash in cui ci si urla, ci si insulta e si creano scenate simili a quelle che Vittorio Sgarbi scatena sempre. Ciò che ci si aspettava da Tommaso era semplicemente una difesa della legge Zan, con i toni e le maniere più educate che si possano adottare in uno show come il Maurizio Costanzo Show. Soprattutto dopo aver scritto quattro giorni prima su Instagram: “Se subisci un’aggressione omofoba, qualcuno DEVE pagare”. Ma evidentemente Zorzi non è all’altezza di dibattere su argomenti così seri e importanti che riguardano l’intera collettività e, ancor peggio, mette al primo posto il suo successo personale, esultando sul record di share.
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LE TEMATICHE LGBT+ BUTTATE AL VENTO PER LA NOTORIETÀ
È già abbastanza grave che si dia possibilità e visibilità alle idee omofobe di passare per la televisione, figuriamoci vedere muta e impassibile una persona a cui (forse) interessano e toccano in prima persone le tematiche LGBT+. È ancor più grave che il rispetto per un singolo uomo come Maurizio Costanzo abbia la meglio sulla difesa dei diritti e delle tutele di una categoria che ogni giorno subisce discriminazioni e aggressioni per il loro orientamento sessuale e per la loro identità di genere.
Abbiamo già avuto fin troppi personaggi LGBT+ che sono stati muti e addirittura contrari a questioni come il matrimonio e le adozioni gay nelle generazioni precedenti, non ci serve anche l’influencer gay che ricopre questo ruolo in questa generazione.
Come sempre la fame di notorietà ha la meglio sull’empatia e il senso di umanità.
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Crediti Foto: LAPRESSE