Attualità
H.E.R. trionfa a Voci per la Libertà e dedica il premio a Patrick Zaky
La cantautrice transgender H.E.R. vince la nuova edizione del Premio dedicato alle canzoni sui diritti umani. A Niccolò Fabi e al suo inno alla diversità il Premio “Big”
Quando la musica si fa portatrice di temi sociali e politici importanti per sensibilizzare l’opinione pubblica e indurla all’evoluzione è sempre un plus valore. Da qui l’importanza di una manifestazione come “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, giunta all’edizione numero 23.
Il Festival promosso dalla sezione italiana di Amnesty International e nato a Vialladose, in Veneto, in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per veicolare, attraverso la musica, valori umani imprescindibili come rispetto e tolleranza, ha nel corso degli anni premiato gli artisti che più si sono mossi in questa direzione, mettendo da parte le fredde dinamiche commerciali. Nada, Ivano Fossati, Francesco Guccini, Carmen Consoli, Paola Turci, Samuele Bersani: sono alcuni dei nomi promotori dei diritti entrati nell’albo d’oro.
A farla da padrone nell’ultima finale, che ha rinnovato il successo del nobile concorso, i nuovi vincitori. Il Premio Amnesty International Italia sezione Big è andato al cantautore romano Niccolò Fabi, che ha incantato il pubblico con l’esibizione finale legata al brano “Io sono l’altro”, ovvero la sua riflessione in musica sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’. Il Premio Amnesty International Italia sezione Emergenti lo ha vinto invece H.E.R.. La cantautrice pugliese, al secolo Erma Pia Castriota, ha trionfato con il “Il mondo non cambia mai”, brano contro le discriminazioni che lei stessa, da transessuale, ha vissuto e vive tutt’ora in prima persona.
L’artista transgender, in qualità di vincitrice del premio assoluto, avrà fra l’altro il sostegno economico per il suo prossimo brano, sia per la produzione del singolo e del relativo videoclip sia per la distribuzione e la promozione grazie al bonus offerto da Noise Symphony Music e Indieffusione. H.E.R. ha prevalso in una finale tutta al femminile, in cui Agnese Valle si è aggiudicata il Premio della Critica e Adriana Iè quello del pubblico. Le altre due concorrenti emergenti che si sono esibite nella finale sono state Assia Fiorillo, a cui è andato l’altro riconoscimento della serata, ovvero il premio di Viva la radio Network, per “Io sono te”, e Micaela Tempesta che ha gareggiato con “4M3N”.
Ospiti di Voci per la Libertà tre cantautori romani: Niccolò Fabi, Marina Rei e Margherita Vicario. Il Premio Amnesty Emergenti lo vince H.E.R.
H.E.R., che un tempo si chiamava Ermanno e che a breve proverà ad agguantare anche la vittoria di Musicultura 2020, si è dunque aggiudicata la 23a edizione del Premio Amnesty International. “Il mio premio lo dedico a Patrick Zaky, attivista per i diritti umani, in carcere in Egitto”, ha dichiarato.
La finale del concorso che premia le canzoni sui diritti umani si è svolta a Rosolina Mare, in provincia di Rovigo, nella giornata conclusiva del festival “Voci per la libertà”. Il festival legato ad Amnesty International si è svolto da venerdì a domenica 2 agosto. Tra gli ospiti anche due cantautrici di rilievo come Marina Rei e Margherita Vicario e Lercio con la sua satira. A condurre le tre serate sono stati gli storici presentatori Savino Zaba e Carmen Formenton, mentre, come già lo scorso anno, lo slogan di Amnesty International Italia durante la tre giorni è stato “Sui diritti non si torna indietro”, per ribadire la centralità dell’impegno in favore dei diritti di tutte e di tutti. Presente il presidente di Amnesty International Italia, Emanuele Russo, che è stato protagonista domenica pomeriggio di un incontro con il pubblico insieme a Niccolò Fabi.
Il cantautore lanciato da Pippo Baudo in quel di Sanremo, parlando della sua canzone premiata, ha fra l’altro dichiarato: “Questa canzone è rimasta sospesa nella sua scrittura per molto tempo perché l’argomento, cioè il tema dell’altro, era insidioso. Si rischiava di banalizzare le cose. Si rischiava la retorica, il qualunquismo. Ad un certo punto ho pensato a un cambio di prospettiva: non parlare dell’altro, ma del fatto che noi siamo un altro rispetto agli altri. Parlare del rapporto di interdipendenza che c’è fra gli esseri umani. Il discorso sui premi alle canzoni è delicato. L’arte non è atletica, mettere accanto due canzoni, confrontarle significa entrare in un discorso non oggettivo. Ma in questo caso c’è un filtro, c’è la vicinanza di un brano ai temi dei diritti umani, ai temi di Amnesty International. Un premio insomma che esula da quelli prettamente musicali. Per questo lo considero un premio molto speciale e del quale sono orgoglioso”.
A ribadire l’importanza del premio dato a Niccolò Fabi lo stesso Emanuele Russo, Presidente di Amnesty International Italia: “In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo non potevamo non premiare ‘Io sono l’altro’ di Niccolò Fabi, una riflessione sull’importanza dell’empatia, sull’altro, sul ‘diverso’. “Io sono l’altro” è un testo profondo che esalta la musica per merito della sua intensità, che racconta di un tempo in cui si tende a preferire egoismo e chiusura rispetto alla comprensione e alla conoscenza dell’altro. Racchiude in sé tutte le campagne che Amnesty International porta avanti da quasi 60 anni. Senza comprensione, empatia e rispetto reciproco non si potrà mai mettere fine alla catena di violazioni dei diritti umani a cui assistiamo ogni giorno.”
Michele Lionello, Direttore artistico di Voci per la Libertà, ha infine concluso con un bilancio: “Grande felicità per la riuscita del Festival, è stato perfetto sotto tutti i punti di vista come testimonia anche il grande riscontro da parte del pubblico. Personalmente sono particolarmente soddisfatto della qualità artistica delle proposte e per la finale tutta al femminile, che è un importante segnale in una società in cui le donne hanno difficoltà ad affermarsi. Infine, riuscire a realizzare un Festival così articolato dopo tutte le problematiche legate all’emergenza sanitaria lo considero un grande successo.”
GIURIA
La giuria, tra semifinali e finali, è stata composta da: Giò Alajmo – Spettakolo.it, Marco Cavalieri – Radio Elettrica, Francesca Cesarotti – Amnesty International Italia, Francesca Corbo – Amnesty International Italia, Nicola Dalla Pasqua – Amnesty International Veneto, Massimo Della Pelle – Rete dei Festival, Enrico Deregibus – giornalista e consulente di Voci per la libertà, Silvia D’Onghia – Il Fatto quotidiano, Michele Lionello – Voci per la Libertà, Ivan Malfatto – Il Gazzettino, Gianluca Mura – Radio41, Angelo Pangrazio – Tgr Veneto, Francesco Pozzato – Voci per la Libertà, Silva Rotelli – Inalienabile, Emanuele Russo – presidente Amnesty International Italia, Adila Salah – Indieffusione/Noise Symphony, Emanuele Scatarzi – Viva La radio! Network, Andrea Sesta – Lercio, Francesco Tragni– Radio Popolare.
CREDITI
Un’iniziativa di:
Associazione Voci per la Libertà, Amnesty International Italia, Arte per la Libertà, Comune di Rosolina.
Con il contributo di:
CGIL Rovigo, CISL Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Eventi culturali”.
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