Attualità
La Ferragni prova il ritorno in grande stile con risultati deludenti
La sua situazione imprenditoriale è attualmente negativa: non può sparire senza rischiare di ridurre drasticamente le dimensioni del suo impero, ma non può nemmeno tornare sulle scene perché al momento il suo nome è radioattivo per le aziende
Il 28 gennaio scorso Chiara Ferragni torna a produrre un post in cui “propone” un prodotto: l’Hôtellerie de Mascoganz, albergo di lusso valdostano. La curiosità dei media e degli utenti social per i risultati di questo tentativo di ritorno sono stati immediati…e deludenti. Vediamo il perché.
Il post è pubblicità gratuita o l’albergo ha pagato la sponsorizzazione?
La prima questione sul tappeto è tecnicamente la più pesante: il post non riportava la dicitura “adv” quindi la Ferragni non ha stipulato alcun contratto con la struttura alberghiera, ma ha soggiornato all’Hôtellerie de Mascognaz a sue spese e poi l’ha nominato nel suo post “gratuitamente”. Il Codacons e la rivista Gambero Rosso hanno quindi chiesto la fattura emessa dall’hotel all’influencer ricevendo dapprima l’assicurazione che avrebbero provveduto, per poi sostenere il giorno dopo che renderla pubblica avrebbe violato la privacy dell’influencer. Comunque sia andata la poca trasparenza dell’hotel e dell’influencer sui loro rapporti reciproci è l’ennesimo brutto colpo per la Ferragni: sotto indagine per truffa, per lei non è esattamente il momento adatto per essere poco onesta sulle sue entrate economiche.
Il post ha portato un aumento delle prenotazioni all’albergo?
Non rilevante a livello giuridico, ma estremamente importante dal punto del futuro imprenditoriale dell’influencer è capire se questo primo ritorno sulle scene sia stato positivo. La risposta è un no: alla domanda secca posta dal Codacons all’albergo se il post abbia portato nuove prenotazioni, la struttura ha risposto che per ora -a 7 giorni dal post- non hanno ancora raggiunto il tutto esaurito… e la struttura dispone in tutto di 28 camere, non 100. Un risultato deludente per un’influencer che fino a 2 mesi fa era considerata la top class della sua categoria.
Perché tornare sulle scene così presto?
Gli esperti di marketing avevano previsto un periodo di assenza di almeno 6 mesi della Ferragni dai social, periodo necessario per sembrare pentita e aspettare che l’attenzione dei media si dirigesse altrove. Perché allora dopo nemmeno un mese ha cominciato a postare sul suo profilo foto della sua famiglia, e dopo un mese e mezzo ha fatto la prima prova di rientro imprenditoriale sulla scena? La questione è semplice: Chiara Ferragni ha tre aziende e numerosi negozi fisici che implicano spese fisse consistenti, che fatturano contando sulla sua perenne visibilità. Eclissarsi per 6 mesi non implicherebbe solamente 180 giorni di mancati guadagni, ma perdite importanti che richiederebbero un pesante ridimensionamento della grandezza del suo impero, fra chiusure di negozi e licenziamenti di dipendenti. Uno scenario che l’imprenditrice cremonese vuole scongiurare ad ogni costo, persino rischiando -come nel caso dell’Hotellerie de Mascoganz- di fallire clamorosamente dal punto di vista commerciale.
In Sintesi
Qualunque opinione si abbia su Chiara Ferragni, la sua situazione imprenditoriale è attualmente pessima: non può sparire senza rischiare di ridurre drasticamente le dimensioni del suo impero, ma non può nemmeno tornare sulle scene perché al momento il suo nome è radioattivo per le aziende. Persino il suo partner storico Pigna ha dovuto chiudere la collaborazione con lei, dato che i prodotti associati al suo nome rimangono ad ammuffire in magazzino.