Attualità
Italia verso lo stop a bicchieri di plastica e palloncini. Si attende decisione del Parlamento
L’utilizzo della plastica monouso era già stato limitato con lo stop a cotton-fioc, piatti e posate di plastica non compostabili e biodegradabili a partire dal 2021. Adesso la norma potrebbe includere anche bicchieri e palloncini. In questo modo, l’Italia sarebbe il primo paese a recepire la direttiva europea in materia di ambiente e ad estenderla anche a prodotti finora esclusi.
I Paesi dell’Ue si preparano a lasciarsi alle spalle la plastica monouso. Da gennaio 2021 scatterà – infatti – la direttiva europea che vieterà la vendita di piatti, posate e cannucce di plastica. Non solo, verrà introdotta la tassa sulla plastica e sarà data ulteriore spinta al Green Deal per mettere freno all’inquinamento. Ma fermare l’utilizzo di cotton-fioc, piatti e posate monouso non è bastato. Anche bicchieri e palloncini contribuiscono a danneggiare l’ambiente. Il loro uso è limitato nel tempo, ma lo smaltimento richiede tempi incredibilmente più lunghi. “La plastica usa e getta è un problema e va affrontato in modo drastico e deciso”, queste le parole del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha annunciato l’emendamento con un post su Facebook.
Il ministro dell’Ambiente ha spiegato che il consumo di bicchieri di plastica usa e getta in Italia va dai 6 ai 7 miliardi di unità all’anno. Circa il 20% dell’inquinamento dei mari di tutto il mondo. I palloncini poi, sono il terzo rifiuto più pericoloso per foche, tartarughe e uccelli marini. “Solo intervenendo nella nostra quotidianità abbiamo la possibilità di difendere il pianeta, perché abbiamo solo questo e dobbiamo tutelarlo. Esistono alternative, usiamole” ha aggiunto il ministro.
A richiedere che la norma includesse anche bicchieri e palloncini è stata l’associazione ambientalista Marevivo. Grazie all’emendamento della direttiva Single Use Plastics (Sup) sono riusciti ad estendere la normativa – ora in attesa di approvazione dal Parlamento – anche a prodotti che non erano stati presi in considerazione. Intanto la transizione verso un’Europa più green procede per gradi: entro il 2025 le bottiglie di plastica dovranno essere composte per almeno il 25% di materiale riciclabile che dovrà raggiungere il 30% entro il 2030. In questo modo, la presenza di rifiuti fatti di plastica in mare potrebbe essere ridotta del 10% o addirittura del 20%.
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Crediti foto: LaPresse