Attualità
Impeachment Trump: domani votazione al Senato
È la prima volta nella storia politica americana che un ex presidente viene sottoposto al processo di impeachment per la seconda volta, questa volta al Senato. Donald Trump, che dall’insediamento di Joe Biden si è appartato lontano dal centro dei riflettori, tornerà alla ribalta tra meno di 24 ore, quando in Senato inizierà la seduta.
Il capo d’accusa è “istigazione all’insurrezione” per i fatti dell’Epifania al Congresso, mentre veniva ratificata la vittoria dell’avversario dem. I deputati democratici che guidano la manovra di impeachment lo hanno definito “il più grave reato mai commesso da presidente”, mentre i legali di Trump sottolineano i risvolti politici dell’impeachment, che servirebbe ad allontanare un avversario politico pericoloso, e citano il Primo emendamento della Costituzione sulla libertà di espressione per scagionare Trump dall’accusa.
Vista la situazione del Senato americano, dove i repubblicani e i democratici sono 50-50, l’assoluzione è data per scontata, poiché servirebbero i voti di 17 repubblicani contro Trump, e questo per il Grand Old Party avrebbe conseguenze nefaste alle primarie del 2022. Va aggiunto che appena finito il processo di impeachment inizierà la campagna elettorale di metà mandato, appuntamento per cui il “fattore Trump” sarà fondamentale nella cernita dei candidati. “Penso che Trump sarà il vitale leader del partito repubblicano. E’ molto popolare e sarà assolto”, profetizza Lindsey Graham, il fedele dell’ex-tycoon che ha collaborato con la sua squadra della difesa, pur avendo criticato il discorso dell’ex presidente nel giorno dell’assalto al Capitol.
Tutta la discussione che inizierà domani e si protrarrà per ore, e verrà interrotta solo sabato per lo Shabbat ebraico, verterà proprio sulla costituzionalità del processo stesso. I difensori di Trump sostengono che la legge sull’impeachment non possa applicarsi alla fattispecie, non essendo Donald Trump più presidente: “Presidente significa presidente” e Trump non è più in carica, segnala il giornalista Byron York citando l’Articolo secondo, quarta sezione della Costituzione, ma i dem segnalano che la Costituzione non vieta l’impeachment a ex funzionari pubblici, e quindi anche agli ex presidenti.
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