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Il Sanremo di Amadeus è irripetibile perché insostenibile?

Il Sanremo di Amadeus è irripetibile perché insostenibile? Identitarismo campano, fantasanremo e peso delle radio ci suggeriscono di sì

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LIVE Sanremo 2024 in DIRETTA: la finale!
Crediti Foto crudeledevil X

E’ innegabile che l’ultimo Sanremo sia stato l’exploit dell’era Amadeus: lo share televisivo alle stelle e gli ascolti mastodontici della playlist di Sanremo lo dimostrano. Ma c’è una domanda che circola fra gli addetti ai lavori, che guardano con apprensione cosa farà il prossimo direttore artistico: il Sanremo di Amadeus è irripetibile perché insostenibile? Vediamo il perché di questa preoccupazione.

La carta Geolier per giocare sull’identitarismo campano

La scelta di inserire Geolier con la sua canzone in dialetto napoletano -derogando al regolamento sanremese- è stata un colpo di genio innegabile. Il giovane cantante ha battuto moltissimo sulla propria provenienza cittadina, mobilitando il pubblico campano in massa per il televoto. Questo è stato possibile perché la Campania ha da sempre una scena musicale propria, parzialmente staccata a livello di produzione e di vendite da quella nazionale, scena che vive grazie ad un bacino potenziale di 5 milioni e mezzo d’ascoltatori residenti in regione, più un altro paio di milioni emigrati per ragioni studio o lavoro in altre zone d’Italia (specie le aree industriali del nord). La scena campana non solo ha proprie sonorita chiaramente distinguibili (neomelodico e affini) ma utilizza come lingua base il napoletano, generando un fortissimo attaccamento identitario fra interprete e pubblico. Il plebiscito del televoto ottenuto da Geolier dimostra non tanto le indubbie qualità del ragazzo, ma come l’idea di Amadeus di proporre nel festival nazionalpopolare per eccellenza un beniamino della musica campana abbia generato nel pubblico un’ondata d’orgoglio che l’ha mobilitato per far trionfare non solo il proprio cantante, ma la propria peculiare cultura contro i concorrenti al podio. Se il gioco ha funzionato bene questa volta perché fortemente innovativo, è improbabile possa essere ripetuto il prossimo anno in questa forma e con questo successo.

Spotify e il conflitto di potere con la radio

La lista delle canzoni di Sanremo è fra le 10 più ascoltate al mondo della celebre piattaforma di streaming musicale. Un successo che però mina il potere economico e di peso nelle scelte delle canzoni delle radio, che in Spotify vedono il loro nemico mortale. Il perché è semplice: non solo la piattaforma di streaming sottrae alle radio gli ascoltatori, ma le retribuzioni accordate da Spotify agli artisti si aggirano attorno a 0,04 dollari ogni 10 ascolti, questo significa 400 dollari per 100.000 ascolti, contro i 60 euro pagati dalla radio al duo casa discografica/artista per ogni passaggio del brano sulle proprie frequenze. Contando che le radio hanno costi fissi non indifferenti (gli stipendi del personale, le sedi, i collaboratori esterni, gli ospiti, ecc) mentre Spotify è una potenza globale che taglia perennemente i propri dipendenti aumentando nel contempo la produttività. Amadeus fra il colosso Spotify e le radio ha scelto di stare nel mezzo: optando per artisti giovani il cui pubblico snobba le radio per ascoltare i propri cantanti sulla piattaforma ha dato un contentino ai giovani artisti, lasciando invariato il potere di voto delle radio ha mantenuto il loro potere di decretare i vincitori del festival e quindi chi mettere in heavy rotation per il 2024. Un equilibrio tanto perfetto quanto fragile, perché le radio perdono più di quanto guadagnano da questo patto con il diavolo.

Il fantasanremo e il suo abuso

Quest’anno il fantasanremo ha fatto il boom, specie fra i più giovani, che in percentuale non irrilevante hanno guardato il festival non perché interessati alla competizione canora, ma per partecipare al gioco delle scommesse collegato alla kermesse in onda all’Ariston. Un successo sottolineato da Amadeus in diretta, mostrando più volte la matita che richiamava a partecipare al gioco. Questo ha generato una certa preoccupazione fra le associazioni dei genitori, ovviamente poco contente che la kermesse nazionalpopolare per eccellenza incoraggiasse i giovanissimi a scommettere denaro. Preoccupazioni che hanno costretto gli organizzatori dapprima a dichiarare che nel prossimo Sanremo non ci sarà il Fantasanremo, per poi rimangiarsi 24 dopo la draconiana decisione e correggerla con “non ci sarà in questa forma, ma in una forma riveduta”. Bisognerà vedere quindi il prossimo direttore artistico e la RAI cosa faranno di questa croce e delizia che è il fantasanremo, capace di far impennare gli ascolti ma di generare urti frontali con associazioni parecchio agguerrite quando si tratta di campagne legali.

In Sintesi

Torniamo alla nostra domanda di partenza: Il Sanremo di Amadeus è irripetibile perché insostenibile? Se il nostro ragionamento la nostra risposta è un netto “sì”: Amadeus ha raccolto il risultato di una serie di innovazioni abbozzate nelle precedenti 4 edizioni e portate quest’anno a pieno regime. Innovazioni che però o sono irripetibili in questa forma (la carta identitarismo regionale Geolier), o minano il potere economico/decisionale delle radio (da sempre deus ex machina delle competizione), oppure come il Fantasanremo generano problemi di ordine legale e d’immagine con associazioni che è meglio non urtare, perché dotate di peso legale e politico non indifferente.

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