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Fase 2 supera la prova del primo giorno. Conte: incoraggiante

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A seguito dell’inizio della fase due, il premier Conte ha rilasciato un’intervista sull’andamento della prima e tanto attesa giornata di rientro a lavoro per 4,4 milioni di italiani. Come aveva annunciato durante la conferenza stampa sulla fase due, regioni e prefetture avrebbero inviato dei report giornalieri al governo centrale e così è stato dopo il primo giorno.

“La risposta dei cittadini si sta confermando all’altezza delle difficoltà del momento, da Nord a Sud” queste le parole del premier. Nonostante singoli episodi di tensione, nell’intervista rilasciata ad Affaritaliani il presidente sottolinea di una certa responsabilità mostrata dai cittadini. Un riscontro positivo, anche se dopo solo il primo giorno. La paura è – infatti – che l’attenzione alle misure da rispettare vada scemando. E non possiamo permettercelo.

“E’ un primo passo incoraggiante, ma non dimentichiamo che la strada è ancora lunga e non dobbiamo mai abbassare la guardia” ricorda a proposito il presidente. Monitorare la ripartenza è essenziale per pianificare la ripresa delle attività ancora chiuse. Il Dpcm che detta i tempi della fase due non è e non deve essere interpretato come un “liberi tutti”.

Se verranno anticipate alcune riaperture dipenderà, insomma, dalla collaborazione collettiva. Al momento resteranno in vigore le misure previste fino al 17 maggio. La priorità resta tutelare la salute dei cittadini, ma il premier aggiunge: “Non ignoro le richieste di alcune regioni e di alcune particolari categorie di lavoratori di anticipare l’apertura delle rispettive attività e siamo a lavoro anche per questo”.

Queste richieste si sono spesso trasformate in vere e proprie manifestazioni contro le disposizioni del governo. L’ultima quella del tardo pomeriggio di ieri a Napoli dove numerosi commercianti e partite IVA ancora senza la possibilità di esercitare si sono ritrovati sul lungomare utilizzando delle maschere raffiguranti il volto del premier Conte.

Ad alimentare la rabbia di tanti cittadini non sono soltanto le disposizioni sui tempi di riapertura, ma soprattutto i ritardi nella ricezione di bonus e cassa integrazione. L’emergenza data dal Coronavirus ha prodotto una situazione di assoluta straordinarietà. A questo proposito il premier Conte ribadisce che accedere velocemente e facilmente a forme di sostegno economico è fondamentale per le imprese. Per questo “nel nuovo decreto economico ci siamo concentrati su meccanismi ancora più veloci e diretti”. Un passaggio di vitale importanza per i cittadini e per la tenuta del governo stesso.

 

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Crediti foto: LaPresse