Esteri
Putin: su vita e morte di Navalny non scelgo io
In vista dell’incontro che si terrà a Ginevra, in Svizzera, domani tra i presidenti Joe Biden e Vladimir Putin – primo incontro ufficiale tra i due capi di stato – il presidente russo ha rilasciato una lunga intervista all’emittente statunitense Nbc News.
Le domande del giornalista Keir Simmons a Putin sono entrate in alcune delle questioni più controverse riguardanti gli affari interni ed esteri. Sulle accuse di attacchi informatici da parte della Russia a paesi stranieri e di interferenze nelle elezioni statunitensi del 2016 e del 2020, Putin ha respinto categoricamente.
Su Alexei Navalny, il blogger, giornalista e avvocato russo oppositore di Putin, incarcerato dopo il ritorno dall’ospedale tedesco che lo aveva salvato dall’avvelenamento, il presidente russo è stato interrogato sulla possibilità che non esca dal carcere “da vivo”, al che ha risposto: “Guardi, queste decisioni in questo paese non sono prese dal presidente. È un tribunale che decide se liberare o no qualcuno. Per quanto riguarda la salute, di tutti quelli che sono in carcere, è un qualcosa di cui è responsabile l’amministrazione di ogni carcere”.
Nell’intervista Putin non ha mai citato espressamente il nome di Navalny, e ha aggiunto che “non sarà trattato peggio di chiunque altro: nessuno dovrebbe ricevere alcun tipo di trattamento speciale. Sarebbe sbagliato. Tutti dovrebbero essere in una situazione uguale”.
Biden, commentando l’intervista, afferma che la morte di Navalny sarebbe una linea rossa da non superare.
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foto: LaPresse