Attualità
Elezioni politiche del 25 settembre, ecco tutto quello che c’è da sapere per votare
Divieto di utilizzo dei cellulari alle urne. I bambini non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale
Questa domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati alle urne per votare la nuova compagine governativa e decidere chi andrà al Senato e chi alla Camera. Ecco cosa c’è da sapere per votare.
Domenica i seggi elettorali in ogni città saranno aperti dalle 7 alle 23. Si voterà attraverso due schede, una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Si potrà votare anche negli ospedali, reparti Covid inclusi, e nelle carceri. Possibile il voto anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Non sarà consentito portare con sè il cellulare alle urne, nè i bambini potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale.
Come saranno le schede elettorali?
I fac-simile delle schede elettorali che verranno utilizzate sono stati diffusi lo scorso 16 settembre dal Viminale. Riguardano, si legge sul sito del ministero dell’Interno, i 146 collegi uninominali per l’elezione della Camera dei deputati, i 67 collegi uninominali per l’elezione del Senato della Repubblica ed i relativi collegi plurinominali (49 per la Camera, 26 per il Senato) per l’assegnazione proporzionale dei seggi.
I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Come esprimere il voto
Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto.
E’ necessaria la tessera elettorale per votare?
Assolutamente sì. La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim’ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità,“anche se scaduto”, precisano le Faq del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
Si può votare se ci si trova fuori dal proprio Comune? E all’estero?
Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città.
Coloro che per lavoro o studio sono all’estero possono chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Oltre alle schede occorrerà spedire il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse, al Consolato competente.
Il voto assistito
Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli, il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.
E se si sbaglia a votare?
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare, può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.
Numero dei deputati e dei senatori da eleggere
Per la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400, dei quali 8 eletti nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (146 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatto salvo quello della Val d’Aosta che è costituita in un unico collegio uninominale, i restanti 245 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali.
Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200, di cui 4 nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (67 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatti salvi i collegi uninominali delle regioni che eleggono un solo senatore (Valle d’Aosta) e quelli del Trentino-Alto Adige (che elegge 6 senatori solo con sistema uninominale), i restanti 122 seggi sono assegnati, in ciascuna regione, nell’ambito di 26 collegi plurinominali, con il metodo proporzionale dei quozienti interi e dei maggiori resti, tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento.
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Foto LaPresse