Economia/Finanza
PayPal non teme la concorrenza: i motivi di un successo
PayPal prosegue la propria corsa, e continua ad essere appetibile in Borsa sul lungo periodo grazie a politiche di investimento sulle nuove tecnologie, a partire dalla crittografia.
Protezione dei dati, versatilità e comodità ne hanno fatto uno dei sistemi di pagamento digitale più utilizzati al mondo, tanto che si contano più di 250 milioni di conti attivi (9,6 milioni soltanto in Italia), con possibilità di acquisto in 25 valute e all’interno di oltre 200 mercati. Dal lancio, a fine 2021, di una nuova app multifunzione, alle partnership strategiche per agevolare i pagamenti elettronici all’interno di comparti trasversali, passando per l’investimento in politiche sociali – come la devoluzione di 100 mila dollari a favore di progetti di inclusione finanziaria al femminile – la società statunitense è sempre in prima linea.
Il mercato dei pagamenti digitali, dopotutto, sta diventando altamente concorrenziale, tenendo conto che, pensando soltanto alla situazione italiana, le transazioni online nei primi sei mesi del 2022 hanno visto una crescita del 22 per cento e un valore di oltre 180 miliardi. I diretti competitor di PayPal sono anche colossi del digitale, come Google, con Google Pay, Apple, con Apple Pay e la cinese Alipay, di Alibaba Group. Nonostante la concorrenza, PayPal continua ad essere uno dei metodi di pagamento online più utilizzato, e le motivazioni principali sono anche connesse alle intrinseche caratteristiche per cui è stato pensato.
I punti di forza di PayPal
PayPal è noto, prima di tutto, per la rapidità delle transazioni, a cui si accompagnano notifiche istantanee e, con la nuova app, la possibilità di pagare in modalità contactless tramite QR Code. Funzioni come l’invio di denaro a parenti e amici in tutto il mondo, grazie a Xoom, hanno reso il wallet versatile e adatto a un’utenza trasversale. Questa prima caratteristica di PayPal sposa un’esigenza cardine del consumatore digitale, ovvero quella del risparmio di tempo e della semplicità d’uso. Il 36 per cento degli acquirenti digitali, secondo le ricerche, dichiara infatti di essere scoraggiato da metodi di pagamento complessi e poco agevoli nell’utilizzo.
A questo aspetto va però unito il fattore sicurezza, anche in considerazione dell’aumento delle minacce informatiche, nell’ultimo periodo, a danno di conti e transazioni. Il wallet, al cui conto, come si sa, si può accedere senza digitare codici bancari e pin, ma soltanto tramite l’inserimento di un indirizzo e-mail e di una password, ha ovviato alla questione sicurezza con l’adozione di sistemi crittografici avanzati HTTPS e TLS.
A questo si aggiunge una politica piuttosto stringente sulla verifica di alcune operazioni soggette ad autorizzazione: le condizioni generali d’uso del servizio prevedono che tra queste ultime siano inserite la compravendita di azioni e le operazioni di brokeraggio, ma anche la rivendita di gioielli, le attività di gioco a distanza, inclusi i siti scommesse con PayPal come metodo di pagamento, i prodotti con necessità di prescrizione medica, il mercato delle criptovalute, i contenuti per maggiorenni, le compagnie aeree. Si tratta di una tutela in più per gli utenti all’interno di comparti che necessitano di maggiori garanzie di sicurezza.
Tuttavia, PayPal, anche in relazione alle tradizionali compravendite in ambito e-commerce nel senso più ampio, si riserva di bloccare transazioni sospette – con limitazione del conto – e mette a disposizione strumenti come la “Protezione acquisti”.
Si tratta della possibilità di ottenere, entro 180 giorni dal reclamo, un rimborso pari al prezzo di un articolo ordinato tramite shop online ma non corrispondente alla descrizione, danneggiato, non recapitato o contraffatto.
Le partnership
Se, dunque, velocità e sicurezza sono un po’ i pilastri su cui si fonda la strategia di PayPal, vero è che il successo del wallet si deve anche a una serie di collaborazioni e partnership, come, in Italia, quella con PayTipper, noto prestatore di servizi di pagamento per la riscossione dei pagamenti alla pubblica amministrazione. L’accordo in questione ha fatto in modo che PayPal possa essere utilizzato per pagare utenze, bollette, bolli, ticket ospedalieri, multe e tasse scolastiche e/ o universitarie auto tramite il sistema PagoPA. In seconda battuta è stata introdotta la formula del “buy now pay later”, con possibilità di pagamento rateizzato delle utenze in tre soluzioni, senza interessi o tariffe e per un massimo di 2mila euro, anche in previsione dei rincari.
Tra le altre storiche partnership attivate da PayPal rientrano però anche quella con Buddy Bank, la banca per smartphone del Gruppo Unicredit e con la catena Esselunga per gli acquisti sul sito della catena di grocery, al fine di incentivare le spese online in sicurezza.
Più recente, infine, è la nuova collaborazione del wallet con il portafoglio MetaMask, al fine di consentire pagamenti in criptovalute e l’acquisto di Ethereum, anche se per ora soltanto in alcune zone degli Stati Uniti, sebbene con possibilità di estensione del servizio a più ampio raggio.