Economia/Finanza
Antitrust: “Aumento bollette illegittimo”, ecco come chiedere il rimborso
L’Antitrust ha dichiarato illegittimo l’aumento delle bollette inteso come adeguamento contrattuale unilaterale
Sette sono i procedimenti istruttori e altrettanti i provvedimenti cautelari, che l’Antitrust ha deciso di adottare nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e gas naturale: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. I provvedimenti si aggiungono a quelli del 28 ottobre che coinvolgevano Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti.
Sarebbero 2,6 milioni le utenze che avrebbero pagato in eccesso a causa di adeguamenti contrattuali decisi unilateralmente dalle aziende di fornitura e questo, secondo la normativa vigente, non è assolutamente legittimo. Sebbene sia necessario attendere i pronunciamenti del Tar e del Consiglio di Stato per poter decretare in via definitiva l’illegittimità, gli utenti intanto si possono tutelare inoltrando formale reclamo per iscritto.
Il reclamo va inviato al recapito appositamente indicato dal venditore in bolletta per i reclami e deve contenere:
- I dati identificativi del cliente (nome, cognome, indirizzo postale o e-mail, anche non Pec);
- Il servizio (elettrico, del gas o entrambi) al quale il reclamo è riferito;
- Il codice cliente;
- Il codice identificativo del punto fisico di consegna dell’energia elettrica (POD) o del gas naturale (PDR), che si trovano indicati sulle bollette.
Il venditore deve rispondere entro 30 giorni solari dal giorno in cui ha ricevuto il reclamo scritto. Se il venditore risponde dopo più di 30 giorni solari, deve liquidare al cliente, nella prima bolletta utile, un indennizzo automatico pari a:
- 25 euro se la risposta arriva entro 80 giorni;
- 50 euro se arriva tra gli 80 e i 120 giorni;
- 75 euro se arriva dopo più di 120 giorni.
Ciò che può chiedere l’utente è:
- Il ripristino delle precedenti condizioni di fornitura;
- Nel caso abbia nel frattempo cambiato venditore per via degli aumenti, può inoltrare reclamo al vecchio fornitore, chiedendo di tornare loro cliente, ai prezzi vecchi.
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Crediti foto Shutterstock