Attualità
Decreto Covid, rientro alle superiori al 70%: è scontro sulla scuola fra governo e Regioni
Il nuovo decreto legge Covid è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sarà in vigore da oggi, 23 aprile. Ma sulla scuola è scontro fra governo e Regioni. All’approvazione del documento, infatti, la percentuale sulla presenza in classe degli studenti delle superiori in zona gialla e arancione è salita al 70%, rispetto al 60% inizialmente concordato con i governatori regionali: fatto che ha portato le Regioni ad esprimere “amarezza” in una lettera indirizzata al premier Mario Draghi, con la richiesta di “un incontro urgente prima della pubblicazione del provvedimento”.
“E’ stato un metodo che non ha privilegiato il raccordo tra le diverse competenze che la Costituzione riconosce ai diversi livelli di Governo”, si legge nella missiva indirizzata al presidente del Consiglio. In attesa di una risposta del premier, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga si dice “convinto che alle prossime settimane ci potrebbe essere una revisione”.
Palazzo Chigi intanto ha fa sapere che il governo darà un chiarimento alle Regioni e l’auspicio dei governatori è quello di poter incassare almeno un “tagliando” periodico del dl, se i numeri dei contagi lo permetteranno, e nel decreto bollinato resta la deroga – contenuta anche nella precedente bozza – fino al limite minimo del 50% di presenza a scuola nel caso di “eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica”. Regioni e governo concordano tuttavia su un punto: sul provvedimento ogni due settimane verrà fatto un check up a tutte le misure previste dal decreto. Il primo è programmato per metà maggio. E sulla scuola, la ministra per le Autonomie, Mariastella Gelmini ha chiarito che: “nel decreto ci sarà scritto il 70% ma non metteremo a rischio nessuno. Se non sarà possibile assicurare queste quote regioni ed enti locali potranno derogare. Stiamo lavorando per trovare la quadra”.
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Crediti Foto: LaPresse