Cronaca Nera
‘Un giorno in Pretura’, questa sera ‘Costretta a uccidere’, l’omicidio del calciatore Andrea La Rosa (VIDEO)
S’intitola ‘Costretta a uccidere’ la puntata di ‘Un giorno in Pretura’, in onda questa sera, sabato 7 novembre alle 00.30 su Rai3. Il programma condotto da Roberta Petrelluzzi, propone la storia di Raffale Rullo e dell’anziana madre Antonietta Biancaniello. Dopo aver tentato il 5 ottobre del 2017 di uccidere Valentina Angotti, moglie e nuora degli imputati, il 15 novembre dello stesso anno, poco più di un mese dopo, secondo l’Accusa, avrebbero ucciso anche Andrea La Rosa, un giovane manager, ex calciatore di 35 anni.
La Corte di Assise di Milano dovrà ricostruire il perché questa diabolica coppia abbia commesso due delitti così efferati, apparentemente non legati fra di loro.
I due avrebbero tentato di uccidere Valentina Angotti inscenando un suicidio, secondo l’accusa, per riscuotere il denaro che la donna aveva investito in un’assicurazione sulla vita. Ma Valentina si salva e allora la coppia diabolica avrebbe ucciso Andrea La Rosa, ex calciatore ritrovato morto in un fusto di benzina nel bagagliaio dell’auto della mamma 60enne, nel dicembre 2017. L’accusa parla di un debito di oltre 30mila euro che i due avevano nei confronti del calciatore.
«Sono colpevole al cento per cento, ho ucciso La Rosa, mio figlio non c’entra niente, non era con me quella sera“. Questo dichiarò davanti ai giudici di primo grado Antonietta Biancaniello, 61 anni, alla fine condannata all’ergastolo insieme al figlio Raffaele Rullo, 38 anni. Ritenuti colpevoli entrambi, dalla Corte d’assise di Milano, dell’omicidio di Andrea La Rosa, 35enne ex calciatore amico di Raffaele, stordito col sonnifero, caricato in macchina infilato con acido addosso dentro un bidone chiuso e infine accoltellato. La sera del delitto, La Rosa aveva con sé qualche migliaia di euro che avrebbe consegnato all’amico in vista di un possibile affare. Per i giudici Rullo preferì far cassa in quel modo, aiutato dalla mamma.
Dopo un anno e mezzo dal primo verdetto, la vicenda arriva in appello. Ma questa volta, il nuovo legale di Antonietta Biancaniello sostiene che la donna sia rimasta all’oscuro fino all’ultimo del piano criminoso perpetrato ai danni di Andrea La Rosa e programmato nei minimi dettagli ed eseguito esclusivamente dal figlio.
In questa nuova versione, insomma, Biancaniello si sarebbe limitata ad intervenire solo a cose fatte, per aiutare il figlio a sbarazzarsi del cadavere. La prima sentenza è stata impugnata anche dalla Procura: ergastolo a parte, “troppo pochi quattro anni di pena per il tentato omicidio della moglie” sostiene la pubblica accusa.
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Crediti foto: Screenshot da video ‘Un giorno in Pretura’ pagina Facebook