Attualità
Soffocato e poi gettato sotto il camion, per la morte di Bergamini ora c’è il rinvio a giudizio della fidanzata dopo 32 anni: “Fu omicidio per futili motivi, non suicidio”
La fine della relazione voluta dal calciatore sarebbe secondo l’accusa alla base della vendetta ordita dalla fidanzata
A distanza di 32 anni si conoscerà davvero la fine del calciatore del Cosenza Denis Bergamini, e come sia arrivata la morte del giovane ferrarese.
Per il Pm Luca Primicerio non fu suicidio, anzi il suicidio fu proprio una messa in scena per mascherare l’omicidio commesso, o fatto commettere, dalla fidanzata dell’epoca Isabella Internò, che non accettava l’onta di essere stata lasciata e che, sempre secondo l’accusa, premeditò il delitto.
Il rinvio a giudizio metterà il punto definitivo su una vicenda infinita, iniziata il 18 novembre 1989 sulla statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico, quando la fidanzata chiamò i soccorsi perché dopo un litigio Denis si era, ricostruì lei, gettato sotto un camion per suicidarsi.
I rilievi però fecero emergere nette incongruenze, come i vestiti puliti, scarpe perfettamente allacciate, nessun segno di schiacciamento sul corpo, l’orologio integro.
Scagionato fu anche poi Raffaele Pisano, l’autista del camion sotto cui finì Bergamini, dall’accusa di omicidio colposo.
Grazie alla lotta della famiglia Bergamini, ed in particolare della sorella Donata, la vicenda vide la riapertura delle indagini nel 2011, con perizie dei carabinieri del Ris di Messina che rilevarono come Bergamini sarebbe stato già morto quando finì sotto al camion.
La riesumazione della salma fece emergere anche le probabili cause della morte: soffocamento. Denis, dunque, sarebbe stato prima soffocato, poi il suo corpo disposto sulla statale ad inscenare la tragica morte per suicidio sotto un camion.
Il processo inizierà il 25 ottobre prossimo, e potrebbe però non essere l’atto conclusivo. La Internò, infatti, è stata rinviata a giudizio per concorso in omicidio, perché secondo la Procura la donna non era sola quando Bergamini morì. Qualcuno collaborò nell’omicidio e nella messa in scena. Chi, è da stabilire. Di certo però, dopo 32 anni, la verità sulla fine del calciatore Bergamini sembra finalmente più vicina.
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Crediti foto: screenshot Rai-Chi l’ha visto