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Sgozzata a Faenza, la testimone del delitto: “Ho visto nell’ombra la sagoma dell’assassino”

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L’amica della figlia, che dormiva al piano superiore, ha raccontato agli inquirenti la notte di terrore

E’ durato pochissimo, il primo dei misteri. Dissolto subito. Ilenia Fabbri, la 46enne originaria di Faenza, separata da un paio d’anni e dipendente in una concessionaria d’auto dell’Imolese, è stata uccisa.

Nessun dubbio sul fatto che quel profondo taglio alla gola sia stato inferto dall’assassino, che avrebbe agito nelle primissime ore della mattina, alle 6 secondo i primi accertamenti medici.

All’orario, cioè, in cui in casa oltre alla vittima c’era soltanto un’amica ventenne della figlia, figlia che era partita alle 5.30 alla volta di Milano con il papà Claudio, ex marito di Ilenia, titolare di un’autofficina e residente a un centinaio di metri di distanza.

L’unica testimone di quello che inizialmente sembrava un tentato furto al civico 4 di via Corbara, ha contattato l’amica che era in macchina col padre poco dopo le 6, segnalando la presenza di un intruso. Da qui la telefonata immediata alle forze dell’ordine, subito intervenute, che hanno scoperto il corpo orribilmente sgozzato di Ilenia Fabbri.

Gli interrogatori, partiti immediatamente e durati il primo giorno fino alle 2 di notte, hanno ovviamente coinvolto in primis proprio la testimone che, come riportato dal Corriere Romagna, ha rivelato agli inquirenti di avere sentito un gran trambusto, ma soprattutto di avere visto la sagoma di qualcuno nell’ombra. Avrebbe visto un uomo di spalle, sconosciuto, non l’attuale compagno della 46enne, Stefano, idraulico di 54 anni con il quale la donna aveva allacciato una relazione da un paio di anni. Presa dal panico, si sarebbe barricata in camera da letto.

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Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse