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Omicidio di Lecce, chiesta la perizia psichiatrica per Antonio De Marco

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La difesa di Antonio De Marco ha presentato richiesta di perizia psichiatrica per l’assassino reo confesso dell’omicidio di Daniele De Santis e della fidanzata Eleonora Manta, uccisi brutalmente con oltre 70 coltellate la notte del 21 settembre scorso nel loro appartamento in via Montello, a Lecce.

L’istanza, depositata nella cancelleria del gip Michele Toriello, è stata avanzata dai legali di De Marco, Andrea Starace e Giovanni Bellisario, sulla scorta della consulenza tecnica effettuata dagli specialisti Elio Serra e Felice Carabellese, dopo i colloqui in carcere del 21enne studente di Casarano con i consulenti, con l’esclusione di test psicodiagnostici. Test esclusi dal gip dopo l’istanza presentata dagli avvocati della famiglia di Daniele De Santis: i legali ritenevano che tali test potessero condizionare la successiva perizia psichiatrica, sulla scorta del parere espresso dal loro consulente di parte Massimo Picozzi.

Adesso il giudice dovrà decidere se accogliere l’istanza di perizia psichiatrica, presumibilmente nell’ambito dell’incidente probatorio, ed eventualmente accertare la capacità d’intendere e di volere di De Marco al momento dei fatti.

Lo stesso gip, intanto, ha ricevuto in queste ore la richiesta di giudizio immediato dal pm Maria Consolata Moschettini, dopo il deposito delle consulenze per ricostruire la “scena del crimine” e sulla scorta del corposo materiale raccolto dagli investigatori. Una volta che il gip emetterà l’eventuale decreto di giudizio immediato verrà contestualmente stabilità la data d’inizio del processo. Dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, Antonio De Marco non potrà chiedere il rito abbreviato in vista del processo sul duplice omicidio di via Montello, come stabilito dalla legge sull’inapplicabilità del rito abbreviato per i reati puniti con l’ergastolo.

Antonio De Marco risponde del reato di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’aver agito con crudeltà e porto abusivo d’arma bianca.

 

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Crediti foto: Facebook