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Muore in un incidente, aveva una doppia vita: l’assicurazione risarcisce sia la moglie che l’amante

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carro funebre

“Stessa intensità di affetti e anche una convivenza”, queste le ragioni che hanno portato al doppio risarcimento

Aveva una doppia vita: da una parte era sposato, dall’altra aveva un rapporto clandestino con un’altra donna.

Così, alla sua morte dopo un tragico incidente stradale nel cuneese avvenuto lo scorso autunno, l’assicurazione ha deciso di risarcire sia la moglie che l’amante.

La vicenda riguarda un uomo torinese, che viveva per tre giorni alla settimana con colei che si è sempre dichiarata “fidanzata della vittima”, e gli altri quattro giorni alla settimana li dedicava invece alla famiglia.

Ebbene, la ‘fidanzata’ dopo la prematura morte dell’uomo si è rivolta ad un avvocato, Gino Arnone, che è riuscito a far riconoscere alla donna gli stessi diritti della consorte, avendo anche lei “un’aspettativa di vita insieme, con tanto di progetti per il futuro, appunto come la consorte legittima”. C’era, insomma, “la stessa intensità di affetti e anche una convivenza”.

Il torinese, morto sull’Autostrada del Mare che stava percorrendo per ragioni di lavoro, con la sua amante si faceva tranquillamente vedere in giro, andando anche a cena assieme, com’è stato appurato in fase di successivi accertamenti. Un doppio rapporto di affetto con moglie e amante, insomma, che alla fine ha meritato un identico trattamento da parte dell’assicurazione.

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Foto: Archivio LaPresse