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Gli ultimi istanti di Matias, la fuga giù dalle scale, ma poi da bravo bimbo torna indietro e si consegna al padre che lo uccide

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Matias è scappato giù dalle scale ma poi, ha obbedito al padre che gli intimava di tornare indietro e si è consegnato al suo carnefice

Inquietante ricostruzione dell’omicidio del piccolo Matias di appena 10 anni, ucciso barbaramente dal padre, un polacco disoccupato di 44 anni, Mirko Tonkow, nel primo pomeriggio di martedì 16 novembre a Cura di Vetralla in provincia di Viterbo. L’uomo da due mesi aveva il divieto di avvicinamento al figlio, alla moglie e all’abitazione familiare per maltrattamenti e minacce di morte alla donna. Lei, Marjola Rapaj, albanese di 37 anni, lo aveva lasciato, ma lui non riusciva ad accettare la sua decisione. Marjola si era raccomandata con il bambino di non aprire a nessuno, nemmeno al papà, ma si era accorta che in casa, mancava un mazzo di chiavi e quindi aveva già in progetto di cambiare la serratura.

Purtroppo non ha fatto in tempo. Martedì dopo la scuola, il bambino era stato accompagnato a casa dallo zio che poi se n’era andato perché di li a poco sarebbe tornata la madre che stava lavorando come colf. Sorpreso dall’arrivo del padre (ancora non si sa se abbia aperto il bambino o il padre con le chiavi mancanti) Matias è stato udito da una vicina correre giù dalle scale, sentendosi probabilmente in pericolo. Poi la voce del padre che lo chiamava con insistenza e Matias che da bimbo ubbidiente è tornato indietro e si è consegnato al padre.

Da li in poi la dinamica è tutta da chiarire. Una vicina più tardi, al rincasare della madre, l’ha sentita urlare in maniera straziante ed ha allertato le forze dell’ordine pensando che l’ex la stesse picchiando come era solito fare. Ma niente di tutto ciò, Marjola rincasando si è trovata davanti ad una scena a dir poco agghiacciante: il figlioletto dentro ad un cassettone del letto, bocca e naso coperti da nastro isolante e uno squarcio alla gola, provocato dalla lama di un coltello mancante dalla cucina. Il letto cosparso di benzina e l’ex compagno a terra privo di sensi. Sembra che l’uomo, che ora si è ripreso ed è stato ascoltato dai carabinieri, fosse ubriaco e cospargendo la benzina sul corpo del piccolo Matias, abbia inalato una quantità di alcool che sommato a quello bevuto, gli abbia provocato il coma etilico, col quale era stato portato all’ospedale in codice rosso. La donna temeva da tempo per la propria vita, ma afferma che il padre, con il bambino non era mai stato violento, quindi lei non poteva immaginare un epilogo del genere.

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Crediti Foto: screenshot da video YouTube