Seguici su

Attualità

Delitto di Cogne: 20 anni dopo l’assassinio di Samuele, Annamaria Franzoni torna nella villetta dell’orrore a festeggiare il Capodanno

Pubblicato

il

L’occasione è stata festeggiare il Capodanno, ma non è la prima volta che Annamaria Franzoni torna nella villetta di Cogne dove è stato brutalmente assassinato il figlio Samuele. A vent’anni dall’omicidio del piccolo – era il 30 gennaio 2002 – Franzoni e il marito Stefano Lorenzi hanno trascorso tre giorni nella villetta in occasione del Capodanno.

Come riporta oggi il quotidiano La Stampa, la coppia ha festeggiato la notte di San Silvestro con uno spettacolo di fuochi d’artificio fatti esplodere dal giardino dell’abitazione.
Da quando è tornata in libertà, dopo aver scontato la pena di 16 anni (ridotti a meno di 11) per l’uccisione del figlio, già nel novembre 2018 Annamaria Franzoni era stata notata nello chalet da alcuni vicini. La villetta era stata posta sotto sequestro in seguito ad un contenzioso fra la famiglia Franzoni e l’avvocato Carlo Taormina, che lamentava il mancato pagamento di onorari difensivi per oltre 275 mila euro, divenuti circa 450 mila nell’atto di pignoramento.

Nel giugno 2021, terminato il contenzioso tra la famiglia Franzoni e il legale, il pignoramento è stato revocato. Lo scorso 4 febbraio Annamaria Franzoni aveva denunciato nell’aula del tribunale di Aosta l’esistenza di un turismo macabro alla villa di Cogne. Era comparsa in qualità di testimone e parte civile nel corso di un processo per violazione di domicilio a carico di una giornalista e di un cineoperatore, poi assolti.

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS

Crediti Foto: LaPresse