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Crediti Foto; screenshot da video YouTube
San Felice del Benaco, sulla sponda bresciana del lago di Garda, in via Delle Boschette, qui è avvenuto il 16 ottobre l’omicidio della 15enne Viola Balzaretti. Un omicidio a quanto pare accidentale, di cui in un primo momento si era auto-accusato il padre, Roberto Balzaretti di 57 anni, medico legale con un passato da assessore in paese.
Ma la ricostruzione chiarisce che non è stato il padre bensì il figlio 13enne a far partire quel colpo di arma da fuoco. Un’arma che padre e figlio stavano mostrando a Viola. Improvvisamente lo sparo, il ragazzino preme inavvertitamente il grilletto e colpisce al petto la sorella togliendole la vita sul colpo.
Una famiglia sotto schok. Il padre della ragazzina, indagato in un primo momento per omicidio colposo, ad oggi è indagato solo per l’omessa custodia dell’arma, ma non si esclude che gli sviluppi delle indagini non possano portare ad un’accusa di morte in conseguenza di altro reato. Per la legge italiana, invece, non è imputabile il ragazzino 13enne.
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