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Bimbo di un anno piange, il compagno della madre lo violenta e lo uccide: “Non smetteva di piangere, continuava a vomitare”

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Diverse costole rotte e la lacerazione del fegato, che avrebbe portato ad un’emorragia interna; così è morto Legacy

Un anno di età, unica colpa i pianti classici di un bambino che piange per qualche necessità e anziché accorrere in suo sostegno, il fidanzato della madre Keishawn Gordon, 23 anni, lo ha violentato e poi ucciso. Legacy Beauford gli era stato affidato quella notte proprio dalla madre.

Come riportato da Fanpage, il gravissimo episodio è avvenuto l’8 settembre nel quartiere Bronx di New York City. “Ho lievemente premuto sullo stomaco e poi l’ho lanciato in aria per farlo smettere” avrebbe dichiarato in un primo momento l’uomo interrogato dalle forze dell’ordine, tuttavia il medico legale ha riscontrato la presenza di lividi su tutto sul corpo e sul viso di Legacy, diverse costole rotte e la lacerazione del fegato, che avrebbe portato ad un’emorragia interna risultata poi fatale.

Solo in seguito l’uomo ha ammesso di averlo preso a pugni e di averlo aggredito sessualmente, come confermato dagli agenti. “Ero frustrato, non smetteva di piangere, continuava a vomitare. L’ho provato a scuotere. Mi stava irritando!” Keishawn Gordon è stato arrestato in almeno cinque occasioni e, tra le altre cose, deve rispondere dell’accusa di rapina nel 2019 e di aggressione nel 2018.  Si parla anche di presunti abusi sessuali di cui sarebbe stato vittima il fratello maggiore di Legacy. L’indagine della polizia è stata successivamente archiviata, senza sottoporre il bambino a controlli medici.

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Crediti Foto: LaPresse