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Badanti uccisi e sepolti per 7 anni in giardino, fermato il ristoratore Riccioli. Era fuggito durante gli scavi prima del ritrovamento dei resti umani

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A 50 chilometri da Siracusa si è conclusa la tentata fuga dell’uomo che avrebbe ucciso i due badanti che assistevano l’anziano padre

E’ stato fermato nella notte vicino a Pachino, in una località balneare a 50 chilometri da Siracusa,  Giampiero Riccioli, il ristoratore accusato di aver ucciso e fatto sparire 7 anni fa due badanti originari della provincia di Caserta che assistevano il padre ottantenne a Siracusa.

E’ durata poche ore, dunque, la caccia all’uomo che si era aperta quando Riccioli, che sembrava apparentemente tranquillo durante gli scavi nell’area della sua villa alla ricerca dei corpi dei due badanti, improvvisamente si era defilato facendo perdere le proprie tracce.

In un pozzo, poi, la polizia scientifica aveva effettivamente rinvenuto i resti umani che apparterrebbero ad Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto, i due collaboratori domestici che erano svaniti nel nulla nel maggio del 2014.

A quel punto è partita, come riporta La Sicilia, la caccia a Riccioli, fermato in una casa al mare di contrada Granelli, in territorio di Pachino. Dopo la cattura è stato trasferito negli uffici della Mobile a Siracusa per essere interrogato.

L’accusa nei confronti dell’uomo è pesantissima: duplice omicidio e occultamento di cadavere.

Alessandro Sabatino, 40 anni e a Luigi Cerreto, 23 anni, casertani, avevano raggiunto Siracusa a maggio del 2014 per assistere il figlio anziano di Riccioli. I due badanti avrebbero discusso più volte con Riccioli perché avrebbero notato vari maltrattamenti nei confronti dell’anziano, e sarebbero stati intenzionati a denunciare il trattamento riservato all’anziano. Da qui, hanno sempre ipotizzato gli inquirenti, la decisione di eliminare i due ragazzi.

Ora l’esame del Dna dovrà dare conferma su ciò che appare scontato, e cioè sul fatto che i corpi rinvenuti appartengano in effetti ai due casertani.

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