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Cosa vuol dire l’annuncio della Bce? Ulteriori 600mld a sostegno dell’economia

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Ieri è stata la giornata della Bce. La Banca Centrale Europea ha annunciato che proseguirà nell’acquisto di titoli degli Stati-membri più colpiti per altri 600 miliardi di euro. Il piano denominato PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme) era stato pensato per contrastare gli effetti della pandemia e prevedeva acquisti per la somma iniziale di 750 miliardi di euro. In questo modo, la Bce avrà stanziato una cifra totale di 1.350 miliardi di euro a sostegno dell’economia europea.

In linea generale, se da un lato gli Stati saranno costretti a fare debito cercando di finanziarsi emettendo dei titoli sul mercato, dall’altro vi è la certezza che qualcuno acquisterà questi bond, ovvero la Bce. I titoli emessi sul mercato dagli Stati hanno diverse scadenze e il piano annunciato dalla presidente della Bce, Christine Lagarde, prevede il reinvestimento dei titoli acquistati man mano che arriveranno a scadenza e fino al 2022. Questa è una misura che andrebbe a particolare vantaggio dell’Italia in quanto paese con un elevato debito pubblico. Una parte del debito, infatti, sarà “protetta” dalla Bce per un periodo di media lunghezza. Anche se il debito pubblico italiano potrebbe raggiungere il picco mai toccato del 155%.

La recessione economica della zona euro ha spinto la Bce a fare una scelta ambiziosa, quasi raddoppiando il piano di acquisti. Si prevede – infatti – che il Pil europeo subisca un crollo dell’8,7%, tornando in parte a salire nel 2021, ma non abbastanza da colmare la perdita. Per questo l’iniezione di denaro all’economia europea non potrà che giovare al sistema. La Bce cercherà di sostenere i prezzi ed evitare che la condizione di alcuni paesi finanziariamente già compromessi – come l’Italia – si aggravi ulteriormente.

Estendendo la scadenza del programma da dicembre 2020 a giugno 2021 e poi ancora fin quando la crisi da Coronavirus non sarà finita, la Bce continuerà ad acquistare sul mercato titoli pubblici e privati dei paesi membri dell’UE. L’Italia sarà probabilmente uno di quelli che ne beneficerà di più. L’annuncio della Bce ha sicuramente avuto un effetto immediato: quello di tranquillizzare le borse e far contrarre lo spread, ovvero la differenza tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi.

Un piano di acquisti di obbligazioni a sostegno dell’economia europea era già iniziato con il precedente presidente della Bce, Mario Draghi, e non era ancora terminato. Il famoso Quantitative Easing di Mario Draghi procede con l’acquisto da parte della Bce di circa 20 miliardi di titoli ogni mese e non ha una scadenza prefissata. Ciò vuol dire che se sommiamo il PEPP al precedente piano non ancora concluso, otteniamo una cifra complessiva che si aggira sui 1.500 miliardi di euro. Grazie all’azione della Bce, l’acquisto complessivo di titoli italiani sarebbe – dunque – di circa 260 milioni.

 

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Crediti foto: LaPresse