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Coronavirus

RUBRICA. Consigli contro il Covid. Episodio 12: L’accelerazione dovuta

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di Claudio Costantino

La campagna vaccinale in Italia nei mesi di Gennaio e Febbraio è andata bene ma non benissimo. Si doveva e poteva fare di più e sicuramente le colpe non erano solo di Arcuri, colui che è stato rimosso dal suo incarico e quindi in gergo calcistico: “ha pagato per tutti”.
Di certo Arcuri qualche colpa l’ha avuta. Dal flop assoluto dell’app Immuni non si è ripreso e l’idea delle costosissime primule nelle piazze era assolutamente inutile dato che ne abbiamo a bizzeffe di luoghi dove creare hub vaccinali multipostazione (come fatto a Fiumicino a Roma o alla Fiera del Mediterraneo a Palermo). Perchè sprecare denaro pubblico, da utilizzare invece per vaccini, dispositivi e personale?
Detto ciò, da quando Figliuolo ha preso le redini, approfittando di consegne più puntuali dei vaccini, si è decisamente accelerato con oltre 150 mila vaccini fatti al giorno in Italia (oltre 5 milioni le persone vaccinate con 1 dose e 1,5 quelle che hanno completato il ciclo). Tuttavia l’accelerazione non dovrà fermarsi ma proseguire perchè se non si arriverà a vaccinare 300/400 mila persone al giorno non riusciremo mai a Giugno/Luglio ad avere il 70% della popolazione vaccinata.
Tra i fattori che ci aiuteranno ad andare più veloce di certo (oltre a continuare a ricevere vaccini) vi è il vaccino AstraZeneca. Autorizzato finalmente fino ai 65 anni anche con patologia non severa, tale vaccino permetterà al momento di condurre una campagna parallela a quella degli over 80 nei soggetti a rischio lavorativo.
Vaccinato ormai oltre l’85% degli operatori sanitari, sono ormai a buon punto anche le vaccinazioni delle Forze dell’Ordine e di Pubblica Utilità oltre che dei docenti scolastici, universitari e di enti superiori di formazione.
Il vaccino AstraZeneca, secondo gli ultimi dati dei Trial ha una efficacia sulla malattia grave (ospedalizzazioni) del 100% dopo la prima dose e del 75% sulla malattia moderata/lieve. La seconda dose, che amplia la protezione da malattia moderata/lieve all’85% si fa dopo 3 mesi e questo permette di vaccinare quante più persone possibile subito e pensare con calma a Maggio/Giugno alle dosi per il richiamo.
Piccola nota a margine: d’accordissimo nello bloccare le 250 mila dosi di vaccino AstraZeneca destinate all’Australia da parte del Premier Draghi, un vaccino che ha un sito di produzione in Italia e quindi deve essere utilizzato primariamente per i cittadini Italiani. In Australia peraltro, sono stati molto più bravi e diligenti di noi a contenere la malattia chiudendo i loro confini, e alla fine il vaccino gli serve a ben poco al momento.
Una strategia doppia:
1. una sola dose e non due di vaccino per i vaccini che richiedono richiamo (Pfizer, Moderna, AstraZeneca)
2. vaccinazione da 3 a 6 mesi dopo la negativizzazione del tampone
Ottimo, giusto, anche questo servirà per vaccinare più rapidamente.
Bella Notizia della Settimana: i vaccini stanno finalmente arrivando. Tranne Moderna che continua a fare “promesse da marinaio” e non rispetta numeri e tempi di consegne, Pfizer e AstraZeneca stanno lavorando per mandare quanti più vaccini possibili nei tempi previsti. Speriamo davvero continuino ed incrementino, abbiamo bisogno di cominciare a vaccinare gli under 80/over 65 specie con patologie croniche.
Cattiva Notizia della Settimana: per i negazionisti del COVID, sarà stato un duro colpo sapere che quest’anno in Italia sono morte circa 100 mila persone in più degli anni passati come non accadeva dal dopoguerra? chissà se stavolta smetteranno di negare…ma non credo

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