Coronavirus
Nuovo Dpcm. Conte: “scongiurare terza ondata a gennaio”
“Occorre impegno e attenzione, dobbiamo continuare a lungo su questa strada, dobbiamo attendere che il piano dei vaccini sarà operativo e attendere le cure monoclonali, arriveranno tutti con il nuovo anno. E’ chiaro che sarà un Natale diverso da tutti gli altri, ma non meno autentico.” Questo è stato lì invito del premier Giuseppe Conte, che questa sera, durante l’ormai rituale appuntamento per riassumere il Dpcm che entrerà in vigore i prossimi giorni.
In un paio di settimane, promette il premier, tutte le regioni italiane saranno gialle:”Continueremo a portare avanti il sistema delle regioni colorate. Possiamo adottare misure differenziate su basi regionali, proporzionate sul territorio. Senza penalizzazioni”.
Così, dal 4 dicembre i negozi di tutta Italia potranno restare aperti fino alle 21, per diluire i clienti durante tutto l’orario ed evitare assembramenti. Il coprifuoco resta dalle 22 alle 5, ad eccezione della notte di Capodanno, che vedrà due ore in più di chiusura totale fino alle 7 del mattino del primo gennaio. “Dal 21 al 6 – prosegue Conte – vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra, anche per raggiungere le seconde case. Nei giorni 25, 26 dicembre e 1 gennaio vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro”.
“Gli impianti sciistici resteranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio. E dal 20 dicembre al 6 gennaio sono sospese anche le crociere”. Nelle aree gialle bar, ristoranti e pizzerie potranno aprire a pranzo, anche a Natale, mentre nelle aree arancioni e rosse resteranno aperti dalle 5 alle 22 solo per asporto e consegna a domicilio.
Il premier infatti avvisa che ogni decisione è stata presa per scongiurare l’eventualità di una terza ondata, che potrebbe arrivare già a gennaio e cogliere impreparati gli ospedali e la politica. Per quanto riguarda i cenoni, il premier ammette che in uno stato liberale fare controlli a tappeto nelle case è un gesto troppo autoritario ed invasivo e si è dunque raccomandato di non invitare gente non convivente e di tenere al massimo la cautela.
I vaccini, assicura Conte, resteranno facoltativi se non per estrema necessità, con un approccio ancora liberale, e sul Recovery Fund ci sarà un incontro speciale lunedì.