Attualità
Guido/Fait Quintet e la cover tributo alla Croce Rossa che commuove il web
“What a wonderful world” ritorna a battere, con il cuore pulsante della Croce Rossa, in una versione inedita che aggancia una delle voci più maestose del jazz mediterraneo con un quartetto di musicisti d’eccezione.
Guido & Fait Quintet è la formazione a sorpresa, nata nella fase due del lockdown, che – grazie alle nuove tecnologie multimediali, a internet e all’innato potere della musica – ha aggirato le distanze di tutela contro la pandemia da Coronavirus e realizzato una cover-tributo che arriva diritta al cuore dei volontari della Croce Rossa Italiana e di tutti quelli che, consapevolmente o inconsapevolmente, continuano a respirare grazie a loro e a tutto il personale sanitario italiano e estero che abbiamo avuto e continuiamo ad avere a disposizione, in qualsiasi giorno, in qualsiasi orario.
Un tappeto sonoro magico, degno di un’occasione così importante, è quello che Mirko Fait, jazzista e compositore milanese acclamato da pubblico e critica anche a livello internazionale, ha riservato alla mutevole e austera vocalità di Elisabetta Guido, predisposta a spaziare dalle note più basse del jazz a quelle più alte della lirica o della musica nera. Alla voce della Guido e al sax di Fait si sono uniti, sulle note del meraviglioso brano portato al successo da Louis Armstrong nel 1967, la chitarra di Martino Vercesi, con l’eleganza che ha profuso nel regalarci anche un arrangiamento originale e coinvolgente, il contrabbasso di Davide Cason e la batteria di Giorgio Vogli.
Il brano, un vero e proprio inno al futuro, all’ottimismo e alla bellezza multietnica, esce per rendere omaggio ai volontari che soprattutto in territorio lombardo si sono battuti per bloccare l’evolversi incontrollato dei contagi da Covid-19. Sul canale YouTube CRI Lombardia è infatti online il video ufficiale di “What a wonderful world” Guido & Fait Quintet Version, realizzato da Croce Rossa – Comitato Regionale Lombardia in collaborazione, per la regia musicale, con Maurizio D’Anna e Cameralight, e, per l’audio editing, con Nico Carone della Peppermind.
Con orgoglio del quintetto questa è l’unica iniziativa artistica sposata dalla Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per suggellare i festeggiamenti che hanno visto, per la prima volta nella storia della più grande Associazione di volontariato esistente, la tradizionale fiaccolata di Solferino del 24 giugno svolgersi in modalità virtuale con una diretta social.
L’artista salentina Elisabetta Guido spiega così il trasporto emotivo con cui si è resa protagonista: «Pur vivendo in un’altra Regione, sono molto legata a Milano, dove sono spesso per lavoro e dove ho trovato sempre grande accoglienza. Sono rimasta colpita dalle vicende che hanno riguardato tutta la Lombardia durante il periodo di isolamento e ho apprezzato il lavoro instancabile di chi ha soccorso e aiutato. È per questo che sono stata molto felice di dare questo contributo musicale per Croce Rossa».
Sula stessa lunghezza d’onda un entusiastico Mirko Fait: «Abbiamo scelto questo brano per ringraziare Croce Rossa e per dire che grazie a persone come loro, il mondo è meraviglioso. Un messaggio di speranza e gratitudine».
LA CANZONE
What a wonderful world è una delle più note ballad senza tempo del repertorio pop-jazz. Scritta da Bob Thiele e George David Weiss, è un invito alla scoperta del piacere della vita, a godere della bellezza del mondo e delle diversità fra popoli con positività, senza diffidare del futuro. Un climax rilassante e disteso che fu pensato, nella seconda parte degli anni ’60, come una sorta di antidoto al crescente tensione politica e razziale negli USA e che oggi, a seguito del Covid-19 e dell’omicidio Floyd, torna attuale.
Ha avuto un successo immediato grazie al suo primo grande interprete: Louis Armstrong. Dal 1967, anno di pubblicazione, fino ad oggi conta oltre 600 versioni. È stata cantata anche da Diana Ross nel 1989, nel corso di un concerto-beneficenza all’Arena di Wembley, in collegamento con Los Angeles, Sydney e Tokyo. Una nuova popolarità l’ha avuta nel 1988, in seguito al suo utilizzo nel film Good Morning, Vietnam con Robin Williams.
ELISABETTA GUIDO | BIOGRAFIA
Affermata cantautrice jazz collocata dalla critica nel neo-impressionismo musicale, Elisabetta Guido ha pubblicato 7 album (da “Shout” a “The Good Storyteller”) e il manuale di tecnica vocale “Il canto moderno occidentale di origine afroamericana”. Segni di riconoscimento: una versatilità vocale che le permette di affrontare anche repertori di musica gospel, lirica e folk. È nata a Galatina, in pieno Salento, ed è stata prima corista Rai per show in prima serata come Sanremo, Oscar Tv, Telethon, Premio Barocco e La vita in diretta. Tra i premi vinti 4 Lecce Art Festival e la targa onorifica di Perugia e Lecce per l’attività artistica con il suo Coro gospel “A. M. Family”, che dirige dal 2013. In concerto si esibisce anche in formazione quartetto con Flavio Boltro alla tromba, Mirko Fait al sassofono e Yazan Grezelin al piano. Dal 2013 incide per la nota etichetta jazz Dodicilune. Nel 2018 scrive e interpreta “Non è mai un errore”, colonna sonora dell’omonimo cortometraggio della regista Lucia Fago, a favore dei diritti LGBT e contro la violenza di genere.
MIRKO FAIT | BIOGRAFIA
Sassofonista e compositore jazz, Mirko Fait conosce la notorietà nel 2002 quando, ospite di Pitti Uomo, suona assieme alla musicista cubana Gendrickson Mena Diaz per la nuova 4 giorni di moda nella sua Milano. La musicalità suggestiva di Fait viene anche ad intrecciarsi con il cinema: nel 2009 ha la parte di un sassofonista nel film “Cado dalle nuvole” di Checco Zalone, mentre nel 2010 firma la colonna sonora del cortometraggio LGBT “Io sono sempre stata Chiara”, diretto dal regista Alessandro Daquino e vincitore del primo premio di VideoQueer. Ha all’attivo una collana di 40 dischi di jazz meditativo, ancora da ultimare, e 6 album, tra cui “Just for you” del 2009 con il pianista John Toso, da cui è tratto il brano “Sex for money” che la casa discografica francese Believe ha selezionato per la prestigiosa compilation jazz estiva “70 rilassanti capolavori di vacanze”. Nel 2009 è stato scelto come direttore artistico per il progetto “United Jazz Artists of Milan” e oggi è anche direttore artistico della sezione jazz della casa discografica italiana Way Music. In concerto si esibisce anche con la cantante Elisabetta Guido, il trombettista Flavio Boltro e due docenti dei Corsi Jazz del Conservatorio di Milano, vale a dire il pianista Antonio Zambrini e il contrabassista Attilio Zanchi.
CREDITI
Artista: Guido/Fait Quintet
Brano: “What a wonderful world”
Voce: Elisabetta Guido
Sax: Mirko Fait
Chitarra e arrangiamento: Martino Vercesi
Contrabbasso: Davide Cason
Batteria: Giorgio Vogli
Video editing: CRI Lombardia
Video Graphics: Maurizio D’Anna – Cameralight
Audio editing & sound design: Nico Carone – Peppermind
Addetto stampa e responsabile comunicazione per Guido/Fait Quintet: Ugo Stomeo – Hit Non Hit Press
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