Attualità
Coronavirus, prorogato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. Il premier Conte: “Inevitabile perché il virus circola ancora”
Ha ottenuto l’ok del Senato la proposta del governo di prorogare lo stato di emergenza fino al 15 ottobre. “Se ci assumiamo la responsabilità di non prorogare lo stato di emergenza dobbiamo essere consapevoli che cesserebbero di avere effetto le ordinanze adottate, ben 38, di cui 4 attualmente al vaglio della Ragioneria generale dello Stato”, ha spiegato il premier Giuseppe Conte durante l’audizione a Palazzo Madama sulle ulteriori iniziative previste per far fronte all’emergenza Coronavirus.
La necessità di prorogare lo stato di emergenza, definita “inevitabile” dal premier, è stata spiegata dal presidente del Consiglio anche sulla base “di valutazioni squisitamente, vorrei dire meramente tecniche”. Conte ha osservato come il Comitato tecnico scientifico abbia segnalato che “sebbene la curva di contagi e l’impatto sul Servizio sanitario nazionale si siano notevolmente ridotti, ed è un dato che ci rinfranca, i numeri registrati dicono che il virus continua a circolare nel Paese. E la situazione internazionale resta preoccupante e ciò che accade nei Paesi a noi vicini ci impone un’attenta vigilanza”.
La proroga dello stato di emergenza comporterà anche la possibile prosecuzione, per i dipendenti pubblici e privati, dello smart working. Consentirebbe, inoltre, anche al commissario Domenico Arcuri di continuare a svolgere il proprio compito seguendo iter più celeri, aggirando gli ostacoli burocratici, che non consentirebbero acquisti rapidi di materiale necessario a fronteggiare un eventuale nuova ondata. Fondamentale anche in vista del ruolo svolto dalla Protezione civile: “Se lo stato di emergenza non fosse prorogato – ha osservato Conte – cesserebbe il coordinamento attribuito alla Protezione Civile così come decadrebbero i poteri straordinari assegnati ai soggetti attuatori, che nella maggior parte dei casi sono i presidenti di Regione”. “Verrebbe a cessare – ha proseguito – la sua funzione anche il Comitato tecnico scientifico. A questo occorre aggiungere che al 31 luglio sono prorogati numerosi termini normativi di rango primario e secondario”.
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Crediti foto: LaPresse