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Coronavirus in Europa. Tra nuovi lockdown e borse in picchiata

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In Europa l’autunno ha portato con sé i timori che sognavamo restassero relegati alla primavera scorsa. Parole come lockdown, stato di emergenza, divieto di feste private sembravano relegate a una fase precedente della lotta al coronavirus, ed erano quasi scomparse, come per tenerle lontane.

Eppure, ieri il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti ha definito “nell’ordine delle cose” l’ipotesi di un nuovo lockdown a Natale: l’economia ha tremato. La situazione, in effetti, si sta aggravando in tutta Europa.

Coronavirus in Europa. La situazione In Francia

Ieri sera il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato il coprifuoco nelle aree di Parigi, Marsiglia, Lille, Grenoble, Lione, Tolosa, Rouen, Aix-en-Provence e Saint-Etienne per 4 settimane. In queste città non si potrà uscire dalle 21 alle 6 del mattino per quattro settimane, ma la misura sarà prorogabile fino a dicembre, se necessario. Lo ha annunciato in diretta tv, e ha poi definito la situazione in Francia molto preoccupante, aggiungendo che “il virus riparte, circola di nuovo rapidamente in Europa e nel nostro Paese”.

Inghilterra

In Gran Bretagna sfiorati i 20.000 casi giornalieri. Preoccupante anche il numero di morti giornaliere attestate, sempre attorno alle 140 (ieri 137, meno delle 143 del giorno prima). Il governo ha optato per un piano di chiusure mirate: il sindaco di Londra Sadiq Khan ha annunciato che a Londra ci saranno presto nuove restrizioni.

Paesi Bassi

Lockdown parziali anche nei Paesi Bassi, dove bar e ristoranti sono stati chiusi per almeno 4 settimane. Restano invece aperte le scuole. “L’istruzione è troppo importante”, ha affermato il premier Mark Rutte. Ieri i Paesi Bassi hanno registrato la cifra record di 7.400 casi giornalieri.

Belgio

In Belgio, così come in Francia, è stato istituito il coprifuoco. La situazione è molto grave, specialmente nella capitale Bruxelles, dove a media di positività dei tamponi è del 14,7%. Le autorità hanno chiesto ai cittadini di avere massimo tre contatti al mese fuori dal nucleo famigliare. Più di 260 persone sono già in terapia intensiva e negli ultimi mesi l’ospedalizzazione è aumentata di quasi il 70%.

Germania

Anche a Monaco, come in Italia, da lunedì è stato definito un limite alle feste private. Nelle case del capoluogo della Baviera non si possono incontrare più di 5 persone esclusi i familiari. Il limite fissato dei 50 contagi per 100mila abitanti nell’ultima settimana è stato oltrepassato, e il governo della città ha dunque deciso di aumentare le restrizioni alla libertà di incontro. I Comuni devono infatti attivare limitazioni più severe quando superano questa soglia valida per tutta la Germania. Il numero di nuovi casi nel Paese sta aumentando in modo significativo, soprattutto nelle grandi città: ieri sono stati registrati 4.122 positivi e 13 decessi, nulla in confronto ai dati francesi e inglesi, ma in netto aumento rispetto alle settimane precedenti, poco meno che in Italia Infatti, le misure più stringenti adottate a Monaco sono molto simili alle nostre: chiusura anticipata dei locali, divieto di assembramento e obbligo di mascherina ovunque.

Anche in Catalogna, Danimarca, Repubblica Ceca e in tutti i paesi europei le misure si stanno irrigidendo in vista di un aumento complessivo delle ospedalizzazioni da contrastare il più possibile.

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Crediti foto: LaPresse