Attualità
Coronavirus, partite Iva e bonus 600 euro: a chi spetta veramente? Come richiederlo? Per quanto tempo verrà erogato? Ecco quello che c’è da sapere
Ci sono interessanti novità sul tanto atteso bonus da 600 euro previsto dal decreto “Cura Italia” emesso nei giorni scorsi per i cosiddetti lavoratori autonomi (partita Iva e co.co.co.). Quello che inizialmente doveva essere un intervento “una tantum”, erogato solo per il mese di marzo, in realtà potrebbe essere rinnovato anche per i mesi successivi. Il governo si è impegnato proprio in queste ore in questo senso. Nella tarda serata di ieri, infatti, lo scontento dei diretti interessati, raccolto anche da una parte della maggioranza di governo e dalle opposizioni, ha portato Palazzo Chigi a rilasciare una nota dove viene chiarito che l’indennizzo di 600 euro è “su base mensile, non tassabile, per lavoratori autonomi e le partite Iva. L’indennizzo va ad una platea di quasi 5 milioni di persone”. Quindi, è ragionevole pensare che l’erogazione proseguirà fino alla fine dell’emergenza legata alla pandemia di Covid-19.
Ma chi potrà beneficiare del bonus? Innanzitutto chi ne farà domanda tra coloro che hanno partita Iva e i collaboratori iscritti alla gestione separata dell’Inps, per i quali sono stati stanziati 170 milioni di euro. Rientrano nella categoria – come si legge dall’articolo 27 all’articolo 29 del decreto – anche i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, i lavoratori stagionali del turismo, i professionisti dello spettacolo, i coltivatori diretti, i commercianti e gli artigiani, ma anche quelli senza alcuna previdenza (per un totale di 2,2 miliardi di stanziamento).
Sono esclusi dal bonus da 600 euro, invece, i co.co.co. e le partite Iva iscritte alle Casse previdenziali professionali (dai geologi agli architetti, dai medici ai giornalisti). “Non versando i contributi all’Inps – ha spiegato al Corriere Emiliana Alessandrucci, presidente Colap (Coordinamento Libere Associazioni Professionali) – è logico pensare che i professionisti debbano ricevere gli ammortizzatori sociali dalle loro Casse, che pagano profumatamente. Fino a oggi però le Casse non hanno mai svolto un vero supporto assistenziale al professionista. Questa potrebbe essere l’occasione per rivedere il loro ruolo sociale, in particolare verso i giovani che non possono contare su un capitale accumulato negli anni”.
Come richiedere il bonus?
Le modalità per accedere ai sostegni per i lavoratori verranno indicate in una o più circolari che l’Inps emanerà in questi giorni. Autonomi, professionisti, co.co.co e stagionali potranno chiedere l’indennità di 600 euro sempre all’Inps. Che pagherà anche come malattia la quarantena certificata dal medico.
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Crediti Foto: Shutterstock