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Coronavirus, decreto Aprile: bonus da 800 euro automatici in 24 ore, proroga della cassa integrazione. Ecco cosa prevede il nuovo piano del governo
Bonus da 800 euro automatici erogati in massimo 24 ore per gli autonomi, niente Iva sulle mascherine, altri due mesi di proroga della Naspi, aiuti alle famiglie e risorse a fondo perduto per le Pmi.
Il governo accelera sul decreto Aprile, una manovra “espansiva imponente e mai vista dal dopoguerra a oggi”, come l’ha definita il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che sta lavorando insieme al governo in queste ore per chiudere il testo del nuovo provvedimento anti Coronavirus entro domani 30 aprile.
A beneficiare delle misure contenute nel nuovo piano economico saranno principalmente i lavoratori autonomi che non potranno riprendere a lavorare dal 4 maggio, nella cosiddetta “Fase 2”, vale a dire commercianti al dettaglio, addetti di bar e ristoranti, artisti dello spettacolo, parrucchieri ed estetiste, agenti di viaggio e scuole guida, alcuni dei quali dovranno aspettare il 18 maggio, altri addirittura il 1° giugno.
Una platea di circa 7 milioni di persone che avranno ancora bisogno di sostegno dopo che nei mesi di marzo e aprile hanno potuto usufruire (anche se non tutti) della cassa integrazione o del bonus da 600 euro. Uno studio dell’Inps ha evidenziato che ai lavoratori autonomi è andato quasi il 70% dei bonus, seguiti dai lavoratori a tempo determinato in agricoltura. Pochi sussidi invece sono andati ai lavoratori dello spettacolo.
Bonus 800 euro automatici ed erogabili in massimo 24 ore
Con 7 miliardi di euro messi a budget, il bonus dovrebbe essere prorogato per due mesi e passare da 600 a 800 euro. Le regole per aprile restano invariate e la platea non cambia: il bonus sarà erogato in automatico entro 24 ore dopo il decreto. A maggio – per la terza mensilità – invece potrebbe scattare una selezione: ”I criteri allo studio sono sostanzialmente due: i codici ateco dei settori ancora esclusi dalla ripresa dell’attività o un limite di Isee, che potrebbe essere fissato a 35mila euro”, spiega Marco Leonardi, consigliere del ministro dell’Economia Gualtieri. Un altro criterio potrebbe essere quello di considerare i carichi di famiglia. La platea interessata potrebbe arrivare fino a 5 milioni di persone per il mese di aprile e a 3,75 milioni a maggio.
Cassa integrazione prolungata di 9 settimane
La cassa integrazione dovrebbe essere prolungata per altre 9 settimane, con un budget complessivo di 15 miliardi. In questo caso sarà necessario ripresentare la richiesta all’Inps per un massimo di 5 settimane e si potrà poi fare ulteriore richiesta di 4 settimane. Ad anticipare il sussidio, oltre alle banche, anche Poste Italiane. Ad essere interessati saranno principalmente i lavoratori del commercio e di bar e ristoranti: una platea di oltre 3 milioni di dipendenti che sono ancora in attesa di riprendere il lavoro.
Uno studio dell’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro ha calcolato in 472 euro (36%) la perdita media mensile in busta paga dei lavoratori italiani che beneficeranno di cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, per l’emergenza Coronavirus.
Proroga indennità di disoccupazione
Nel decreto Aprile dovrebbero esserci 800 milioni per prorogare la Naspi, l’indennità di disoccupazione per 2 mesi a coloro che hanno il sussidio in scadenza.
Cig in deroga per colf e baby sitter
Con 600 milioni verrà pagata una sorta di cassa integrazione in deroga – con un importo tra 200 e 400 euro – a favore delle colf e delle badanti, che dovranno certificare il calo di attività a causa dell’emergenza Coronavirus.
Reddito di emergenza per le famiglie
Nel decreto Aprile dovrebbe infine trovare spazio il reddito d’emergenza, un “sussidio temporaneo” per chi non ha nessun altro introito o aiuto pubblico e non può accedere al reddito di cittadinanza. Budget da un miliardo per un 2,5 milioni di destinatari (un milione di famiglie). L’importo dovrebbe aggirarsi sui 500 euro mensili per due mesi. I paletti di reddito per un single dovrebbero essere Isee tra 6mila e 15mila euro con una scala di equivalenza da applicare in base ai componenti del nucleo familiare. Non è ancora chiaro se sarà l’Inps a gestire il nuovo sussidio o se la regia sarà demandata ai Comuni.
Stop al’Iva sulle mascherine
Niente Iva sulle mascherine per tutto il 2020. Lo ha annunciato il ministro Gualtieri in audizione sul Def il 28 aprile elencando le misure che saranno contenute nel prossimo decreto per fronteggiare l’epidemia da Coronavirus.
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Crediti foto: LaPresse