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Coronavirus, dal 4 maggio si può riprendere il Jogging, ma chi non fa jogging non ha diritto di muoversi un po’?

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Jogging

Mentre l’Italia si appresta a raggiungere la tanto attesa “fase due“, si comincia a ragionare anche sul jogging e sembra che ci siano concrete possibilità che dal 4 maggio si possa tornare a fare ginnastica all’aperto, anche lontano da casa, purché si rispettino le regole del distanziamento sociale ovvero si andrà a correre da soli.

A confermarlo è il viceministro della Salute, Pieparpaolo Sileri: “Dobbiamo dare maggiore libertà di movimento ai cittadini e la soluzione possibile è questa che tiene conto anche del senso di responsabilità delle persone. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha già applicato questa regola e mi sembra che sia ragionevole, anche perché tiene conto delle esigenze dei cittadini”.

Ma come mai tanta attenzione è rivolta solo ai runner? Le palestre resteranno quasi sicuramente ancora chiuse, ma dal punto di vista della salute sarebbe opportuno che anche le persone che non sono abituate a fare jogging potessero uscire a fare una camminata all’aria aperta, soprattutto in vista della bella stagione. La Spagna, in particolare la Catalogna, ha già un piano passeggiate del massimo di 2 ore a turni mattutini o pomeridiani in modo che anche anziani e bambini possano sgranchirsi un po’ le gambe.

Per quanto riguarda la riapertura di parchi e ville  invece, si sta attendendo la decisione del Governo italiano circa la riapertura, che comunque non arriverà prima del 4 maggio per far superare i ponti festivi del 25 aprile del Primo Maggio senza che si creino assembramenti. Nel frattempo ci si può prendere cura di orti e giardini di proprietà privata per evitarne l’abbandono, ma solo all’interno del proprio comune di residenza.

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Crediti foto: LaPresse