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Coronavirus, adesso alcune Regioni rischiano di tornare in “zona rossa”: ecco quali

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Stando ai nuovi dati sui contagi diffusi dal monitoraggio settimanale di Iss e ministero della Salute, diventa sempre più concreto il rischio di un cambio di colore per alcune Regioni che da gialle potrebbero diventare arancioni o addirittura rosse. Ecco quali sono quelle più a rischio.

Attualmente in Italia solo l’Alto Adige si trova in zona rossa per decisione autonoma della Provincia di Bolzano fino al 28 febbraio e soltanto due Regioni in zona arancione (Sicilia e Umbria) mentre tutte le altre sono in zona gialla. La Puglia si trovava in zona arancione ma dopo una rettifica dei dati sui posti letto di terapia intensiva, il ministro Speranza ha firmato un’ordinanza con la quale la regione è tornata in zona gialla. 

A destare più preoccupazione, in seguito al monitoraggio di ieri, è l’Umbria, dove l’intera provincia di Perugia e sei comuni di quella di Terni sono finiti in zona rossa da lunedì scorso dopo lo scoppio di una serie di focolai legati alle varianti inglese e brasiliana. Non è escluso che la zona rossa possa essere estesa a tutta l’Umbria.

Rischia di cambiare colore anche l’Abruzzo e di passare dal giallo all’arancione: nella Regione già diversi comuni sono finiti in zona rossa. Anche il Molise, dove 27 comuni sono finiti in zona rossa a causa di un’impennata di contagi dovuta probabilmente a una variante del virus, potrebbe passare dal giallo all’arancione. Stesso rischio di passare in arancione per la Toscana, dove preoccupa l’andamento dei contagi nelle zone di confine con l’Umbria. Contagi in crescita anche in Campania che potrebbe passare dal giallo all’arancione.

Intanto sembra essere sempre più probabile che il governo decida una proroga per il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla, che scadrebbe il 15 febbraio. A causa dell’incertezza dovuta alle varianti e al nuovo Governo ancora non in carica potrebbe esserci lo slittamento di un’altra settimana.

 

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Crediti foto: Sito Ministero della Sanità