Seguici su

Attualità

Birmania: non si placano le proteste, 54 le vittime dall’inizio

Pubblicato

il

In Birmania, dopo il colpo di stato con cui poche settimane fa i militari hanno preso il controllo del Paese, richiedendo nuove elezioni trasparenti, si è scatenata una enorme protesta gonfiata dai social che non vuole più arrestarsi.

Ad oggi, il bilancio è di 54 vittime e 1.700 feriti, come riporta l’Organizzazione delle nazioni unite, che auspica che i militari smettano con la violenza contro i manifestanti pacifici. Oggi infatti le strade di diverse città birmane si sono riempite ancora una volta di protestanti, nonostante le manifestazioni di ieri siano costate la vita ad almeno 38 persone.

Un commerciante della città di Rangoon, una delle più importanti della Birmania,
ha riferito di aver sentito questa mattina dei colpi di arma da fuoco, ma nessuna vittima sarebbe stata registrata nelle città ancora calde. In più, oggi si è tenuto il funerale di Kyal Sin, la 19enne uccisa a Mandalay dalle forze di sicurezza. La cerimonia è stata trasmessa online nonostante la giunta militare abbia vietato Facebook nel Paese.

Segui OA PLUS su INSTAGRAM

Metti “Mi piace” alla PAGINA OA PLUS

Iscriviti al GRUPPO OA PLUS

Crediti Foto: LaPresse