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Austria: via agli accordi con Putin per lo Sputnik V

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Nonostante la contrarietà dei capi politici a Bruxelles, tra cui il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, che si era mostrato fortemente riluttante ad accettare accordi sui vaccini tra Stati membri e stati extracomunitari, anche in Austria si lavora per trovare un accordo con la Russia per lo Sputnik V.

Proprio ieri erano arrivate le dosi a San Marino. Il Titano aveva scelto di ‘arrangiarsi’ visto che le dosi promesse dall’Italia tardavano ad arrivare, ed ora anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha chiamato in autonomia Vladimir Putin, per accordarsi sull’eventuale acquisto di dosi del vaccino russo che, ricordiamolo, è ben lontano dall’essere approvato dall’Agenzia del farmaco europea.

L’Ue, formalmente, non ha bloccato il vaccino, nonostante siano molte le perplessità espresse dai capi politici. Gli impianti russi di produzione dovranno essere monitorati, non essendo in un Paese membro, come ha sottolineato Ursula von der Leyen, come i dati su sperimentazioni,  vaccinati efficacia, che ad ora non si addicono al metodo scientifico adottato dalla ricerca occidentale.

il Cremlino ha riferito che Rutte e Putin hanno discusso sulla “possibilità che la Russia fornisca all’Austria il vaccino Sputnik V” per avviarne eventualmente anche una “produzione congiunta”. Il vaccino però dovrà appunto presentare tutti i dati della sperimentazione e sottoporsi allo scrutinio come gli altri.

Per i detrattori del vaccino russo, la messa in circolazione dello Sputnik prima che fossero disponibili tutte le evidenze specifiche del caso e il commercio in 35 paesi in tutto il mondo del vaccino russo rappresenterebbero una scelta di propaganda più che una oculata decisione da parte del Cremlino.

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Foto: LaPresse