Alunna si rifiuta di chiudere gli occhi durante l’interrogazione: la professoressa le mette 3

La DAD, o più semplicemente, Didattica a Distanza, è stato il rimedio a cui il Ministero dell’Istruzione è dovuto ricorrere per sostituire quello tradizionale scolastico a causa del coronavirus: niente più lezioni in classe, ma, collegamenti internet e video lezioni.

I ragazzi, e tutto il sistema formativo, si sono dovuti adattare velocemente ad una procedura che, seppur sia stata una salvezza, ha messo nella condizione studenti e professori di non avere più un contatto visivo e umano, causando, alle volte, dubbi e male interpretazioni. 

E’ capitato a Roma, infatti, in un Liceo Scientifico a Nord della capitale, che, durante un’interrogazione, un’alunna si sia rifiutata di chiudere gli occhi così come da richiesta dell’insegnante, la quale, non valutando la preparazione, bensì l’atto di ribellione, ha deciso di metterle 3.

La denuncia è scattata direttamente dalla mamma della studentessa, anche lei docente, la quale scrivendo alla preside della scuola per chiedere chiarimenti all’episodio si è così espressa: “mia figlia non è stata valutata per la sua preparazione ma per il comportamento, per essersi opposta a una richiesta che trovo molto discutibile”.

La signora si è anche rivolta ad un avvocato e intende andare a fondo della vicenda perché non esiste nessun protocollo ministeriale che preveda che le interrogazioni debbano svolgersi in quel modo. L’avvocato si riserverà di presentare querela contro il docente se la scuola non prenderà provvedimenti e farà ricorso qualora il voto dovesse incidere poi sullo scrutinio finale della ragazza.

“E’ stato un gesto estremamente violento, coercitivo nei confronti di una minore, nei confronti del quale ci riserviamo di seguire tutte le strade possibili a nostra disposizione”, ha così commentato il legale.

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Crediti Foto: annayoko_85/instagram