Albert Uderzo è morto: addio al secondo papà di Asterx e Obelix

Albert Uderzo, ideatore della saga del celebre guerriero gallico, si è spento all’età di 92 anni per una crisi cardiaca. Non c’entra il contagio da COVID-19.

Addio al creatore di Asterix: Albert Uderzo è morto in francia e non a causa del Coronavirus

Ad annunciare la triste notizia sono stati i familiari, che hanno tenuto a precisare che il decesso non è assolutamente collegato all’epidemia di Coronavirus che sta attanagliando anche la Francia.

Nato il 25 aprile del 1927, da genitori italiani nella cittadina di Fismes (comune francese situato nel dipartimento della Marna nella regione del Grand Est), aveva creato insieme René Goscinny il mitico personaggio di Asterix; simpatico e buffo guerriero gallico reso fortissimo da una pozione magica preparata dal druido Panoramix.

La Carriera e il successo della saga di Asterix

Albert Uderzo aveva iniziato a disegnare nel 1945, dando vita ad una serie di fumetti umoristici e avventurosi. La sua brillante carriera viene consacrata nel 1959 quando le avventure di Asterix approdano sulla rivista Pilote, di cui era direttore artistico, dopo anni di sodalizio con il collega, che curava i testi, scomparso nel 1977.

L’opera fumettistica debutta in Francia quando nel Paese era ancora molto vivo il ricordo dell’invasione nazista e la gagliarda opposizione del villaggio gallico all’invasore romano poteva facilmente ricordare la resistenza di una parte dei francesi all’occupazione tedesca.

Con oltre duecento milioni di copie, Asterix e il co-protagonista Obelix hanno conquistato i lettori e gli appassionati di tutto il mondo, diventando in seguito anche un seguitissimo cartone animato. Ma non solo, la saga di Asterix (nell’originale francese Astérix o Astérix le Gaulois) ha avuto anche trasposizioni cinematografiche con diversi lungometraggi e quattro live Action.

Prima di morire, raggiungendo il secondo “papà” di Asterix e Obelix, aveva pubblicato l’ultima edizione del fumetto dal titolo “Asterix e la figlia di Vercingetorige” (2019).

Crediti foto: Shutterstock

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