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Arte

L’ultima provocazione di Maurizio Cattelan: un coccodrillo imbalsamato appeso nel Battistero di Cremona

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Che l’arte di Maurizio Cattelan sia incentrata soprattutto sulla provocazione è ormai noto, e l’ultima opera dell’artista contemporaneo presentata nell’ambito della prima edizione di “Cremona Contemporanea Art Week” ne è l’ennesima dimostrazione. Si tratta di un grande coccodrillo imbalsamato che l’artista ha appeso al lucernario del Battistero della città e che fa parte del complesso di 74 opere che Cremona ospiterà per una settimana all’insegna dell’arte. L’opera di Cattelan – artista celebre per le sue opere tassidermizzate (da Novecento, il cavallo appeso al soffitto al castello di Rivoli, ai Ghosts, i piccioni in tassidermia esposti all’Hangar Bicocca di Milano nel 2021) – si chiama “Ego” e in realtà è stata progettata e realizzata dall’artista nel 2019, ma è la nuova collocazione che naturalmente ha fatto subito discutere.

La polemica è nata in seno alla Chiesa e verte sull’opportunità o meno di ospitare, in luoghi sacri, opere d’arte non convenzionali. Da subito si sono create due fazioni contrapposte: quella di coloro che sono favorevoli alle provocazioni dell’arte contemporanea, comunque portatrici di riflessioni e approfondimenti; e quella dei contrari, che sostengono che scivolare dal sacro al sacrilego è un passo molto breve. “E’ stato scelto l’artista italiano più provocatorio – ha dichiarato a La Provincia di Cremona don Maurizio Pedretti, sacerdote cooperatore al santuario Santa Maria del Fonte di Caravaggio -. Forse con l’intento di vendersi, consapevoli che in questo modo si sarebbe sicuramente parlato e anche la Curia, il battistero e e il Museo Diocesano ne avrebbero tratto vantaggio?”

Resta che a migliaia hanno già varcato le porte del Battistero di Cremona a pochi giorni dall’inizio della kermesse di arte contemporanea, spinti certamente dalla curiosità di vedere l’ennesima provocazione dell’artista padovano.

 

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