Arte
Arte. Ce la farà la Francia a riscattare il “Cristo deriso”?
La Francia punta i piedi: il capolavoro di Cimabue non esce dal confine!
di Laura Ambrosi
Rimasto appeso per anni sopra ai fornelli della cucina di un’anziana signora a nord di Parigi, scoperto per caso dall’esperto di una casa d’aste, il “Cristo deriso”, opera di Cimabue risalente al 1270 circa, raffigurante uno degli ultimi dolorosi momenti della vita di Gesù, è stato venduto a 24 milioni di euro ad un anonimo collezionista americano.
La signora si era rivolta ad Erik Turquin durante un trasloco per avere una stima sul dipinto. Opera su legno di piccole dimensioni (25.8 x 20.3 cm) dipinta a tempera a uovo su sfondo dorato, riconducibile al maestro Fiorentino Cimabue, era stato stimato tra i 4 ed i 6 milioni di euro. Ma la Francia dice no all’esportazione dell’opera d’arte In quanto dichiarata tesoro nazionale.
Per legge ora le autorità francesi hanno 30 mesi di tempo per riacquistare il quadro che secondo i francesi dovrebbe dimorare al Louvre. L.’anziana proprietaria è morta poco dopo la vendita ed ai suoi successori è rimasta un imposta di successione da pagare davvero molto salata.
Si parla di 9 milioni di euro. Quello che sarebbe interessante sapere è come il quadro sia finito nella cucina di un’anziana signora e questo accrescerebbe ancora di più il suo valore in quanto avere la storia di un quadro è importantissimo ai fini della sua valutazione perché “avere la storia” alza il prezzo. Ce la farà la Francia a riscattare il “Cristo deriso”?