Curiosità
SANREMO 2022 e DINTORNI. Triora, il borgo delle streghe
Cinque serate per cinque borghi, alla scoperta di Sanremo e dintorni. Ecco a voi Triora, il paese delle streghe
Festival di Sanremo 2022
Il “Festival della canzone italiana“ è da sempre uno degli eventi musicali più seguiti nel nostro Paese, con importanti riscontri anche in Europa. Si tiene ogni anno a Sanremo (Imperia) a partire dal 1951. Vi hanno preso parte come concorrenti, ospiti o compositori, molti nomi noti della “musica nostrana”. La statuetta del “Leone di Sanremo” è uno dei riconoscimenti più prestigiosi per gli artisti del “Bel Paese”. La “capitale” della “Riviera dei Fiori” sarà teatro di questa manifestazione dall’1 al 5 febbraio. Se “fisicamente” sarà impossibile viaggiare, viste le restrizioni-Coronavirus, nulla ci vieta di farlo “virtualmente”. Scopriamo insieme le bellezze del Ponente ligure.
Triora
Triora é uno dei “borghi più belli d’Italia“. Sorge a 780 m s.l.m. dominando, dall’alto, le valli circostanti. Grazie all’altitudine e alla relativa distanza dalla costa, ha un clima prevalentemente montano. Il freddo invernale, comunque, non è mai eccessivo. Ci sono fiumi, boschi e montagne da esplorare. Un vero paradiso per gli amanti del trekking e della natura. L’agglomerato delle case in pietra rappresenta un piccolo gioiello che conserva, all’interno dei suoi caruggi, monumenti di assoluto interesse. Il passato medievale del Comune ligure risplende nel suo centro storico, caratterizzato dai vicoli stretti. Suggestione emotiva, mito o realtà, il borgo racconta una storia che, nel corso degli anni, ha contribuito a costruirne gloria e fama.
La Salem italiana
Sul finire del XVI secolo una terribile carestia, congiunta alle avversità metereologiche, piegò le forze degli abitanti del luogo. In un contesto di desolazione, devastazione e fame, gli uomini altro non fecero che accusare le donne, ritenute colpevoli di praticare atti di stregoneria. Le autorità genovesi, chiamate a raccolta, accertarono la presenza di venti streghe.
Museo a cielo aperto, il piccolo centro regala un’infinità di attrattive uniche nel loro genere. Tra le più rinomate si annovera senza dubbio alcuno la “Cabotina“: il quartiere delle streghe e luogo ove quest’ultime, secondo la leggenda, erano solite danzare col diavolo. Il museo della stregoneria raccoglie, nelle piccole sale che lo compongono, le testimonianze dell’inquisizione (1587). La “Collegiata di Nostra Signora Assunta“, edificio religioso che secondo la tradizione locale sorse su un precedente tempio pagano, ospita al suo interno un quadro (a fondo oro), del pittore Taddeo di Bartolo, raffigurante Gesù Cristo e San Giovanni Battista nel rito del battesimo sulle rive del Giordano. Secondo studi approfonditi, risalirebbe al 1397.
Il pane di Triora
Non perdete occasione di assaggiare un tipo di pane unico nel suo genere, che si distingue per la particolare cottura su tavole di legno cosparse di crusca. Presente da oltre 60 anni, il “Panificio Asplanato Angiolino” è l’unico produttore del rinomato prodotto.
Come arrivare
Per raggiungere Triora non sono necessarie le scope volanti, basta prendere l’uscita autostradale “Arma di Taggia” e imboccare la “Strada Statale 548” della Valle Argentina (dopo aver raggiunto il Comune di Taggia). La distanza con Sanremo è di circa 42 Km.
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Crediti Foto: Venturelli Bruno