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Trovati 100 gatti morti chiusi in scatole a casa di un anziano, la terribile sindrome di Noé

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Salvati da veterinari e volontari un’altra ventina di gatti trovati ancora vivi

Museo degli orrori a casa di un anziano di 81 anni a Nizza, a sud della Francia. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘NIce-Matin’, un centinaio di cadaveri di gatti sono stati trovati nella sua abitazione. I cadaveri si trovavano per lo più riposti in scatole di plastica o di legno sigillate, ma alcune carcasse erano lasciate in giro per casa, uno addirittura sul divano, mezzo divorato da altri gatti.

Non solo cadaveri di gatti, ma anche di scoiattoli e topi ed anche una mandibola di cane, sono stati ritrovati all’interno dell’abitazione. Subito si sono mosse le associazioni in difesa degli animali e i veterinari che hanno salvato una ventina di gatti ancora vivi ma in pessime condizioni di salute.

Il dubbio è che l’uomo soffra della sindrome cosiddetta ‘di Noé’, che consiste nell’accumulo compulsivo di animali, senza rendersi conto che non si riesce a far fronte alle loro esigenze. Si tratta di una malattia psichiatrica: le persone che soffrono della sindrome di Noè, presentano un bisogno frenetico di aiutare gli animali e dimenticano la realtà fino al punto di scordare anche i bisogni vitali degli animali che salvano.  La persona affetta da questa malattia si trasforma poco a poco in quello che odiava in partenza: qualcuno che maltratta gli animali.

Le associazioni intendono sporgere denuncia nei confronti dell’anziano, per maltrattamenti animali o negligenza.

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Crediti Foto: LaPresse