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Green Pass, il governo Draghi ha deciso: dal 15 ottobre senza non si potrà lavorare

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Per chi non si adeguerà sono previste multe da 600 a 1500 euro.

E’ ufficiale: senza il Green Pass dal 15 ottobre non si potrà entrare in nessun luogo di lavoro, pubblico o privato che sia. Il governo Draghi ha deciso di estendere l’obbligo del certificato vaccinale anti Covid ad oltre un terzo degli italiani, dando il via libera al provvedimento.

Il via libera al Green Pass è arrivato unanime ieri sera dopo una lunga discussione nella cabina di regia del governo, a confronto con le Regioni e i sindacati.

L’obiettivo è dare alla campagna vaccinale la spinta necessaria a raggiungere entro la metà di ottobre l’80% della popolazione. Ai lavoratori, ma anche ai sindaci, ai governatori, ai vertici istituzionali, viene dato un mese per adeguarsi, con la prima dose di vaccino. Poi dalla metà di ottobre per accedere ai luoghi di lavoro se non vaccinati o guariti dal Covid dovranno fare un tampone ogni 48 ore (72 ore se molecolare), altrimenti incorreranno nella sospensione dal lavoro o dallo stipendio e in multe fino a 1500 euro.

La scelta del governo, dunque, è quella di chiedere il Green pass a chiunque “entri da una porta per svolgere il suo lavoro”, ha dichiarato il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Dunque l’obbligo varrà per dipendenti pubblici ma anche per i lavoratori privati, sia i dipendenti che gli autonomi, e per tutti i detentori di cariche elettive o istituzionali.

Quanto alle sanzioni, non si potrà arrivare al licenziamento del lavoratore. Lo stop allo stipendio varrà dopo cinque giorni di ingresso al lavoro senza Green Pass, sia nel pubblico sia nel privato. Per i mancati controlli dei datori di lavoro sono previste multe da 400 a 1000 euro, per le violazioni dei lavoratori da 600 a 1500 euro.

 

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Crediti Foto: LaPresse