Interviste
Jerusa Barros, tra sensualità jazz e sensibilità sociale il salto della sirena venuta da Capo Verde – L’INTERVISTA
Capoverdiana ma siciliana d’adozione. È il mare ad averla trascinata al centro del nuovo jazz italiano, grazie ad una voce morbida e pura come la seta, dolce ed esotica come il mango.
Parliamo di Jerusa Barros, cantante e cantautrice di cristallino talento che il produttore Alberto Zeppieri ha voluto in ben tre volumi della famosa collana discografica “Capo Verde, terra d’amore” con i brani “Marilena”, “Maria nello specchio” e “Canto delle maree (Maremar)”, tutti e tre inclusi anche nel suo affascinante album di debutto “Ilhas (Isole)”, uscito nel 2020.
Ora il grande salto nell’harem di Andrea Dessì, chitarrista e compositore di rara qualità che vanta tra le sue muse anche la diva Mietta, Daniela Pedali e Sherrita Duran, e che l’ha scelta come interprete della sua nuova perla jazz.
L’incontro Dessì-Barros ha i colori caldi del tango e della sensualità e si concretizza con “Soledad”, il singolo appena pubblicato da PMS Studio, l’etichetta indie di Raffaele Montanari, che vede la fisarmonica di Massimo Tagliata fare da prezioso trait d’union tra i due artisti e già presente nella OA PLUS Italian Chart, la Top 10 con le migliori uscite discografiche del momento (Per scoprire la posizione CLICCA QUI ).
Per approfondire la conoscenza di questa splendida voce emergente, che risponde al nome di Jerusa Barros, ecco di seguito la mia intervista a tutto tondo.
INTERVISTA A JERUSA BARROS
Da Capo Verde a Palermo: quale buon vento ti ha portato in Italia Jerusa?
Sono in Italia dall’età di 5 anni. Mia madre ha portato me e mio fratello qui per motivi di lavoro.
Quali sono i punti forti della tua terra d’origine e della tua terra d’adozione?
Sono entrambe terre che amo e che mi appartengono… Io sono nata nell’isola di Sal (Capo Verde) e vivo nell’isola della Sicilia e si sa che gli isolani sono persone accoglienti, allegre e piene di passione. Questo è sicuramente un punto forte sia di Capo Verde tutta che della Sicilia.
E i punti deboli di una e dell’altra?
Il punto debole penso che sia, sempre per entrambe, la gestione del turismo: nel mio paese natio il turismo di massa ha devastato molti posti e c’è molto sfruttamento. È considerato il nuovo colonialismo degli europei. In Sicilia invece c’è tanto ancora da valorizzare e ancora non si riesce a farlo nel modo migliore per i siciliani e per i viaggiatori che la visitano.
La Sicilia è la prima regione italiana a rientrare in zona gialla ed è fanalino di coda in quanto al numero di persone che si sono sottoposte alla vaccinazione anti Covid.
Che ne pensi della proposta di rendere l’iniezione contro il Coronavirus obbligatoria? Tu ti sei vaccinata?
Io sono “vaccinatissima”: penso sia l’unica arma che abbiamo per evitare che il virus muti ancora e che renda lo stesso vaccino inutile. Credo che in giro ci sia troppa mala-informazione, troppa ignoranza, troppa gente stupida anche, ma purtroppo penso anche che ci sia anche qualcuno che si sente più furbo degli altri e che prova a trarre profitto (economico) da situazioni così drammatiche come la pandemia e le guerre.
Come vivi l’odio verso il diverso, dallo straniero all’omosessuale, fomentato per consenso elettorale?
Penso che chi ha certi problemi (parlo di chi è razzista, omofobo, ecc.) non ha capito che intanto il problema è suo e non dell’eventuale diverso, e che, soprattutto, come ci insegna la storia, tutto ciò che è diverso è crescita e arricchimento, quindi va da sé che chi rifiuta crescita e arricchimento, resta ignorante fino a diventare stupido… e tanti politici, e non solo, ce lo dimostrano ogni giorno.
Qual è l’antidoto al razzismo?
La conoscenza… in generale… e del prossimo.
L’Italia è il tempio dell’arte e anche in campo musicale vanta tanti cantautori e tante icone vocali che il resto del mondo può solo invidiarci. Senti il peso della concorrenza?
Assolutamente no! Ogni Paese ha la sua storia culturale, musicale, artistica, e, come dicevo prima, conoscere il più possibile altre culture abbatte ogni barriera pregiudicante.
Quali artisti italiani apprezzi di più?
Ce ne sono tanti che apprezzo e amo, da Pino Daniele a Elisa, da Lucio Dalla a Fabio Concato, da Renato Zero a Giorgia… Apprezzo anche molti giovani come Mahmood, Madame, Francesca Michelin, Ermal Meta… Insomma, è una lista lunga…
Andrea Dessì è uno dei talenti più versatili e in ascesa del jazz italiano. Come nasce la vostra collaborazione?
Un amico musicista che abbiamo in comune mi ha detto che Andrea cercava una cantate. Ha proposto me e Andrea, dopo una veloce ricerca, mi ha contattata.
Qual è il brano del suo prezioso repertorio che ti piacerebbe reinterpretare?
Non saprei… Anche qui c’è una lunga lista…
Parlaci di “Soledad”, l’affascinante singolo con cui debuttate assieme, in trio con un altro fuoriclasse del jazz come Massimo Tagliata, che vi vede irrompere nell’Italian Chart, la week parade di qualità di OA Plus…
“Soledad” è un brano molto sensuale… Mi piace ritrovarmi in “luoghi” ancora inesplorati e sperimentare la mia voce come ho fatto in questo brano. Mi è piaciuto molto anche cantare in una lingua che non è la mia… È stimolante…
Per quali altri jazzisti ti piacerebbe prestare la tua voce?
Mi piacerebbe duettare con Stefano Bollani e cantare con Fabio Concato, che per me è anche un grande jazzista.
Quali collaborazioni del tuo passato sono state più appaganti e perché?
Ho collaborato con dei grandi della musica capoverdiana: Boy Ge Mendes, Mario Lucio… Ne vado molto fiera perché sono parte delle mie radici. Collaboro con un grande compositore che è il maestro Mario Modestini. Con lui mi sono cimentata in opere orchestrali e non solo. Lui è un pezzo di storia vivente della Sicilia e non solo…
Ne vado fierissima!
I tre aggettivi che connotano di più il tuo essere?
Versatile, paziente e positiva (in senso caratteriale).
Se il tuo biglietto da visita fosse una canzone quale sarebbe?
Domanda difficile. Potrebbe essere un medley con “Summer time” di Gerswin , “Sodade” di Cesaria Evora e “Amazing Grace” traditional gospel.
Quali sono i tuoi impegni attuali?
Sto lavorando ad una serie di singoli con l’etichetta “Suoni indelebili” di Marco Corrado. È già uscito il primo, “Nha Musica”, scritto da me e Giuseppe Ricotta, e porto avanti la mia band con i concerti. In più sto preparando un doppio tributo musicale che dedicherò a Cesaria Evora, diva di Capo Verde, e Rosa Balistreri, anima musicale della Sicilia.
E i tuoi sogni per il futuro?
Portare avanti il mio progetto di cantante e contemporaneamente portare avanti un secondo progetto che è quello di fare crescere i bambini attraverso l’arte e la musica: una scuola di infanzia che aprirà i battenti a settembre 2021 (Libere Arti).
VIDEO | SOLEDAD
TESTO | SOLEDAD
(scritto dai fratelli Michele Dessì e Andrea Dessì)
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